Entro il 31 marzo scadono i primi 100 dei 429 contratti a tempo determinato firmati dall’Asrem con infermieri, Oss e tecnico. Per 70 infermieri e 30 operatori socio sanitari l’azienda sanitaria starebbe preparando la sospensione di 20 giorni, prevista dal contratto collettivo nazionale per evitare la successiva stabilizzazione automatica. Contratto collettivo del comparto sanità firmato a maggio del 2019. Prima della pandemia. E la cui attuazione oggi in Molise priverebbe i reparti Covid, riabilitazione post Covid e i centri vaccinali di professionisti e operatori che hanno lavorato in prima linea contro il virus senza riposi né ferie. Venti giorni di stop per poi essere riassunti, ancora a tempo determinato, per sei mesi nelle more delle procedure concorsuali avviate per entrambe le figure, infermieri e Oss.
Il primo a lanciare l’allarme con un post sui social è stato il segretario regionale della Fials Carmine Vasile, appena ha avuto contezza del percorso che l’azienda di via Petrella sta per intraprendere. «Assurdo mettere in atto una cosa del genere mentre siamo ancora alle prese con una ondata Covid: i ricoveri aumentano, i contagi se scendono lo fanno molto lentamente. Mentre persiste una grave carenza di personale e chi viene fermato per 20 giorni deve aspettarsi poi un nuovo incarico di sei mesi anziché di un anno», spiega a Primo Piano Molise. C’è da fare le barricate, è la sua chiamata alle armi. Perché se è vero che lo prevede il contratto collettivo, lo è altrettanto «che noi avevamo chiesto fin dall’inizio della pandemia assunzioni a 36 mesi come ha fatto l’Emilia Romagna. E poi, l’articolo 57 del contratto nazionale firmato in tempo di pace, la dico banalmente, lo si attua oggi che siamo ancora in guerra? Chi assiste i malati Covid, chi somministra i vaccini? Qui è in ballo la vita della gente, dei lavoratori e il bene superiore della salute dei molisani», dice ancora Vasile. Chiamando in causa il direttore dell’Asrem Florenzano e il commissario della sanità Toma.
A Florenzano, Toma e alla dg Salute Gallo ha scritto immediatamente anche la Fp Cisl. La segretaria regionale Anna Valvona esprime «preoccupazione per le imminenti scadenze contrattuali degli operatori sanitari assunti a tempo determinato dalla Asrem» e ritiene «indispensabile e prioritario che per quanto di competenza, sia il commissario alla sanità della Regione Molise e l’azienda sanitaria regionale, provvedano ai rinnovi contrattuali a tempo determinato e alla deroga dell’articolo 57 del Ccnl 2016/2018. Occorre continuare a garantire i Lea contrastando l’ennesima fase epidemiologica ancora in corso ed evitare di creare “vuoti” assistenziali rinunciando, anche se per un breve periodo temporale, ai circa 200 infermieri e 150 Oss in servizio nelle strutture ospedaliere regionali». Un paradosso, visto che accade in una delle Asl che ha più difficoltà, in Italia, a reperire personale.
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