Per sei mesi o fino all’espletamento del concorso a tempo indeterminato, ma la proroga per i precari dell’Asrem senza l’interruzione di 20 giorni sembra alla portata.
Cauti i vertici dell’azienda nelle interlocuzioni che in queste ore si susseguono con i sindacati. Però la strada sembra obbligata: fermando per 20 giorni i 429 interessati, ra infermieri, oss e tecnici assunti da marzo a maggio dello scorso anno per 12 mesi, si rischierebbe concretamente la paralisi di reparti strategici. A partire dalle malattie infettive e dalla terapia intensiva del Cardarelli, passando per i pronto soccorso dei tre ospedali. In altre Asl, si è deciso di utilizzare la deroga prevista dalla normativa Covid (confermata con la legge di Bilancio): continuare con i rapporti di lavoro a termine senza l’interruzione sancita dal contratto collettivo nazionale di lavoro. Perché le disposizioni Covid derogano anche alla normativa giuslavoristica. Non sarebbero, poi, solo 20 i giorni di stop. Perché gli interessati lavorano da un anno senza usufruire di ferie, permessi e, al contrario, avendo accumulato straordinari che non sono stati pagati. Diritti di cui potrebbero voler fruire prima dello stop.
Dopo una prima impostazione rigorista, l’Asrem dunque sta correggendo il tiro. Alle direzioni degli ospedali era arrivata la nota con l’indicazione dei 20 giorni di interruzione e la richiesta di far pervenire istanze motivate di proroga del personale. In queste ultime ore, la direzione strategica e l’ufficio del personale starebbero lavorando al percorso che altrove è stato imboccato senza troppi patemi.
Intanto, rassicurazioni sono giunte dal direttore Florenzano alle organizzazioni sindacali che lo hanno incontrato, sul concorso a tempo indeterminato: faremo presto, ha garantito.
r.i.