Dice il direttore dell’Asrem commentando l’esito delle prove scritta e pratica del concorso per infermieri: «Al termine della procedura e della presa di servizio effettiva di chi supererà il concorso, effettueremo una nuova valutazione dell’organico di cui necessitano i nostri nosocomi e quale ulteriore percorso intraprendere per il futuro». Non si tratta di un eccesso di prudenza dettato dalla scaramanzia (e dalla lunga storia di graduatorie insufficienti a coprire i buchi di organico). Perché, è un fatto, dalla graduatoria che sarà stilata dopo la prova orale e la valorizzazione dei titoli degli ammessi il manager Florenzano non riuscirà ad assumere i 200 infermieri che il suo piano del fabbisogno prevede per il 2022. Su 2.448 concorrenti che il 27 aprile hanno sostenuto le prove alla Fiera di Roma, infatti, solo 135 saranno convocati per l’orale. La selezione a tempo indeterminato è stata indetta per 45 posti con possibilità di scorrere poi la graduatoria. Non ci sarà nulla da scorrere. Solo, probabilmente, da bandire un nuovo concorso a stretto giro per evitare di sguarnire i reparti. E c’è da augurarsi che tutti i 135 si presentino all’orale e accettino l’incarico per coprire poco più della metà del fabbisogno dichiarato, che è poi quello che l’azienda può permettersi nel rispetto del tetto di spesa per il personale, non quello reale. Quello reale è ben più sostanzioso se si tiene conto sono stati prorogati fino a dicembre i contratti di oltre 300 infermieri a tempo determinato.
L’esito delle prove è stato pubblicato sul sito dell’azienda sanitaria ieri. Beninteso, se in 135 hanno superato le prove vuol dire che queste erano fattibili. Di sicuro, però, il primo concorso che l’Asrem ha bandito nel comparto dopo oltre dieci anni di blocco del turnover si è rivelato estremamente difficile, altamente selettivo. All’orale sono stati ammessi sono ammessi i candidati che, oltre ad aver superato la prova scritta con un punteggio minino di 21 su 30, hanno riportato nella prova pratica una valutazione di sufficienza di almeno 14 su 20. La percentuale di superamento delle prove è del 5,5%. Finito nella bufera già il giorno delle prove, perché tanti candidati anche sulla pagina Fb del dg Florenzano hanno denunciato presunte irregolarità, il concorso si può in teoria considerare sub judice. Molti concorrenti, infatti, hanno manifestato già prima dell’esito delle selezioni la volontà di ricorrere alla magistratura amministrativa e si sono consultati con alcuni legali. Fra le criticità segnalate, la decisione (resa nota al mattino prima delle prove) di attribuire, nel punteggio, una penalizzazione non solo alle risposte errate ma anche alle domande per cui il candidato non ha dato risposta. Elemento che potrebbe spiegare l’elevatissimo numero di bocciati.
«Concluderemo in breve tempo la procedura che abbiamo avviato qualche settimana fa – chiude Florenzano – effettuando gli orali, il cui calendario verrà pubblicato sempre sul sito internet aziendale, sulla Gazzetta Ufficiale e tramite pec all’indirizzo di ciascun candidato ammesso».
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