Il Comitato Verità e Dignità per le vittime Covid si è opposto alla chiusura dell’inchiesta sull’ex commissario della sanità molisana Angelo Giustini per la gestione dell’emergenza Covid. Sull’eventuale prosecuzione delle indagini deciderà il gip all’esito dell’udienza in camera di consiglio.
A metà luglio la Procura di Campobasso ha chiesto di archiviare il fascicolo aperto a primavera del 2021 nei confronti del generale. A suo carico i magistrati ipotizzavano i reati di omissione di atti d’ufficio e abuso d’ufficio. Giustini era stato nominato il 7 dicembre 2018 al vertice della struttura commissariale per l’attuazione del piano di rientro dal disavanzo del Servizio sanitario regionale dal Consiglio dei ministri su proposta del ministro dell’Economia e Finanze di concerto con il ministro della Salute. In base alle accuse mosse in prima battuta dagli inquirenti, il commissario non avrebbe deliberato atti di sua competenza, necessari all’erogazione dei livelli assistenziali in relazione all’emergenza pandemica e avrebbe illegittimamente nominato il dg dell’Asrem Oreste Florenzano, quale commissario straordinario per l’emergenza Covid, incarico, secondo la Procura, di sua pertinenza e non delegabile ad altri.
Nelle carte dell’inchiesta c’era anche il progetto del centro Covid mai realizzato a Larino. Un progetto che la Procura un anno fa definiva «inqualificabile» e che avrebbe creato «una sorta di lazzaretto».
Ricevuta la notifica della richiesta di archiviazione, riguardante anche altre criticità – e in particolare i reati di abuso d’ufficio, rifiuto di atti d’ufficio, omicidio colposo, epidemia, delitti colposi contro la pubblica salute, interruzione di pubblico servizio – il Comitato presieduto da Francesco Mancini annunciò attraverso il suo legale Vincenzo Iacovino che si sarebbe opposto alla chiusura del caso. È lo stesso Mancini a confermare a Primo Piano che l’atto è stato formalizzato e depositato in Tribunale il 28 luglio, quando nel frattempo era venuta fuori la notizia che l’archiviazione chiesta dalla Procura riguardava anche Giustini per le vicende sopra riassunte.
Restano in piedi ancora tre filoni. Il primo, riguardante i posti di terapia intensiva occupati comunicati a Roma, sarà all’attenzione del gip di Campobasso il 20 settembre (anche in questo caso alla richiesta del pm di archiviare il Comitato si è opposto). Sul ritardo nella costruzione del centro Covid a Campobasso e sul funzionamento dell’impianto di ossigeno nel reparto di malattie infettive, invece, le indagini si sono concluse e si attendono le determinazioni della Procura.