Quindici posti da coprire, 23 medici ammessi al concorso e solo sei assunti (tanti se ne sono presentati alla prova) e tutti specializzandi. Sono i risultati dell’ultima selezione a tempo indeterminato bandita dall’Asrem per pediatri.
Gli specializzandi verranno inquadrati per il momento con un contratto a tempo determinato che sarà trasformato a tempo indeterminato a seguito del conseguimento della specializzazione, previa stipula di convenzione con l’Università interessata. L’azienda di via Petrella ha rinnovato quindi l’avviso per incarichi libero professionali, 15, destinato ai pediatri.
Proprio la carenza di personale (o meglio la richiesta di azioni efficaci per risolverla) è una delle priorità segnalate dalla Conferenza delle Regioni al nuovo governo nazionale. L’emergenza, hanno sottolineato i presidenti fra cui Toma, riguarda ormai tutto il territorio nazionale: servono quindi interventi straordinari a partire dal superamento dei vincoli che impongono tetti di spesa.
Intanto la Cisl Funzione pubblica chiede di prorogare i contratti del personale sanitario e tecnico dell’Asrem che scadono il 31 dicembre prossimo per evitare «un vuoto assistenziale verso l’utenza» delle strutture sanitarie pubbliche del Molise, strutture che scontano già gravi carenze di organico.
Il segretario aggiunto Anna Valvona e il coordinatore delle professioni sanitarie del sindacato Bruno Delli Quadri censurano inoltre «i notevoli ritardi nelle procedure concorsuali e assunzionali messe in campo dalla struttura commissariale e dall’Asrem». Allo stato attuale, elencano, a fronte degli oltre 200 infermieri con contratto a tempo determinato, sono state reperite con le procedure concorsuali circa 100 unità e con le procedure di stabilizzazione, secondo le leggi Madia e la Finanziaria 2022, si spera di assumerne altre 30.
«Se la speranza è quella di coprire il fabbisogno 2021/23 di 205 infermieri (cinque con stabilizzazione) con le procedure di mobilità, l’Asrem dai primi giorni del 2023 avrà gravi carenze di personale in quanto ad oggi sono pervenute oltre 500 domande di mobilità che richiedono la valutazione dei titoli da parte del ristretto numero di amministrativi rimasti in servizio e successivamente, come da bando, si dovrà procedere al colloquio con i candidati. Stilata la graduatoria si dovrà attendere il nullaosta dalle aziende di appartenenza che può arrivare anche dopo svariati mesi», aggiungono i due dirigenti della Cisl Fp. I precari Covid, che rappresentano una quota consistente della forza lavoro in servizio nell’azienda sanitaria, «permetterebbero di soddisfare il fabbisogno organizzativo per lo sviluppo del Pnrr, mettendo in sicurezza il sistema sanitario di fronte ad eventuali nuove emergenze di natura pandemica. Per poter raggiungere gli obiettivi del Pnrr il fabbisogno di personale 2022/24 richiede ulteriore forza lavoro se solo si pensa all’istituzione sul territorio regionale di ben 13 Case della salute (della comunità, ndr)». Per questi motivi, Valvona e Delli Quadri sollecitano al commissario Toma, al sub Papa e al dg Salute Gallo un incontro urgente per avviare il confronto sull’argomento.