Venticinque posti a disposizione, a tempo indeterminato, e solo sei idonei alla selezione. Nessuno dei sei si è presentato alla prova. Ennesimo concorso Asrem andato deserto, al dg Florenzano non è rimasto che prenderne atto con apposito provvedimento. Si tratta stavolta del tentativo di reclutamento di medici di emergenza urgenza per i pronto soccorso degli ospedali, sempre più in difficoltà.
La carenza di personale nei reparti potrebbe aumentare a breve anche per la scadenza (il 31 dicembre prossimo) dei contratti di 280 fra infermieri e Oss, che erano stati assunti a tempo determinato un anno fa. Per loro l’Ugl Salute ha chiesto da settimane la proroga. Ora, il segretario regionale Giovanni Colacci e il segretario di Ugl Molise Nicolino Libertone denunciano «l’ingiustificato silenzio delle istituzioni» a cui rispondono con «l’apertura dello stato di agitazione e con l’avvio delle procedura (ai sensi della legge 146/90) che prevede il tentativo di conciliazione presso la Prefettura. È una mossa dovuta la nostra – spiegano – tesa a salvaguardare i posti di lavoro di questi professionisti che, se nulla accadrà, il 31 dicembre prossimo non vedranno prorogati i contratti sottoscritti durante la dura emergenza per la pandemia. Abbiamo richiesto più volte nei giorni scorsi, rivolgendoci direttamente al presidente della Regione e commissario ad acta della sanità Donato Toma, un incontro per cercare una soluzione condivisa atta a scongiurare un dramma occupazionale che rischia di privare la sanità regionale, già in crisi, di personale utile a garantire l’assistenza ai cittadini. La mancanza di confronto da parte del presidente Toma è un segnale di assoluta mancanza di rispetto verso questi professionisti. Siamo pronti – concludono dall’Ugl – a far sentire la nostra voce, affidandoci a tutte le iniziative che potranno servire per dare agli operatori sanitari coinvolti un futuro e alle loro famiglie la serenità che meritano».

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