Ospedali, rsa e quelle che comunemente chiamiamo case di riposo sono stati passati al setaccio dal Nas in Molise nell’ambito della campagna di controlli condotta in tutta Italia. Ventinove le irregolarità riscontrate, fra cui turni continuativi di oltre 24 ore.
Le verifiche dei carabinieri del nucleo di Campobasso, che ha competenza sull’intero territorio regionale, hanno riguardato 50 strutture sanitarie e socio-assistenziali pubbliche e private, 16 cooperative che forniscono servizi, 161 medici, 193 infermieri e 253 Oss. Oltre a orari di lavoro molto al di sopra di quelli regolamentari, i militari guidati dal luogotenente Mario Di Vito hanno contestato anche irregolarità di carattere amministrativo, di cui 9 per violazione delle norme su accreditamento e requisiti organizzativi e strutturali.
In 20 casi, invece, hanno registrato l’impiego di medici per più di 24 ore, per esempio nei servizi di pediatria forniti agli ospedali dell’Asrem. L’obiettivo della campagna avviata dal comando generale del Nas di concerto con il ministero della Salute era proprio quello di verificare le strutture (1.934 quelle ispezionate complessivamente) che, per sopperire alla carenza di personale e garantire l’erogazione minima dei servizi di cura e assistenza, ricorrono sempre più spesso a contratti di appalto per avvalersi di professionalità sanitarie – medici, infermieri ed operatori sanitari – forniti da società esterne. Sono state monitorate 637 cooperative privata ed è stata verificata l’idoneità di 11.600 figure fra medici (13%), infermieri (25%) e altre professioni sanitarie (62%) con il riscontro di 165 posizioni irregolari. Tra le altre cose, sono stati accertati la fornitura di medici con età anagrafica superiore a quella stabilita contrattualmente – anche sopra i 70 anni – e l’impiego esternalizzato di risorse umane non adatto a esigenze di specifici reparti ospedalieri, come la fornitura presso reparti di ostetricia e ginecologia di personale sanitario, tra cui medici generici, non formato a gestire parti cesarei o, ancora, personale medico da impiegare presso il pronto soccorso non specializzato in medicina di urgenza.