Per scongiurare il blocco del 118 in Molise si muovono i sindaci. Dopo la presa di posizione del primo cittadino del capoluogo di regione, Roberto Gravina che ha chiesto un tavolo in Prefettura anche per le vicende che riguardano lo scontro con le strutture private convenzionate, ieri ha sollecitato una mobilitazione e soluzioni immediate l’amministratore di uno dei comuni montani della regione, Giacomo Lombardi.
Dopo aver riassunto che «le associazioni di volontariato operanti nell’emergenza territoriale del 118, attraverso apposita convenzione con l’Asrem, hanno fatto sapere che a far data dal 14 dicembre 2022 non assicureranno più il servizio di emergenza 118, con tutto quello che ne consegue in termini operativi e pratici, e i mezzi di soccorso saranno riportati e tristemente parcheggiati nelle rispettive sedi legali di appartenenza», Lombardi ha anche ribadito che «ad oggi sono stati molti gli incontri tra le suddette associazioni di volontariato e gli interlocutori istituzionali del caso, ovvero Asrem e Regione Molise, tutti infruttuosi e senza soluzioni definitive al momento ritenute accettabili».
Quindi, ha sottolineato, «è assolutamente necessario, doveroso e auspicabile, che nel più breve tempo possibile venga trovata una soluzione definitiva e concreta, che allo stesso tempo valorizzi, sia lo straordinario lavoro delle associazioni di volontariato e sia il prezioso servizio, che le suddette associazioni garantiscono alla nostra comunità(oltre 200 interventi nelle 24 ore che non saranno più assicurati)».
In sintesi, ha concluso il sindaco di Roccamandolfi, «non possiamo rimanere inermi al cospetto dell’ennesimo impoverimento dei servizi essenziali di questa regione. Chi può e deve, dia un segnale tangibile di reale presenza istituzionale».