Le associazioni che gestiscono il 118 avevano chiesto una gara d’appalto, un bando europeo, l’Asrem ieri ha pubblicato l’avviso di selezione per l’affidamento in convenzione del trasporto sanitario in emergenza urgenza. Vale a dire la proposta che le onlus – dopo averla valutata attentamente – hanno respinto al mittente spiegando in una nota che non risolve le difficoltà finanziarie da loro denunciate. Né consente l’adeguamento effettivo alle norme del Codice del Terzo settore sull’utilizzo dei volontari perché ne serviranno ancora troppi per coprire i turni.
Il documento consultabile sul sito dell’azienda sanitaria riconosce spese documentate a partire dal ristoro ai volontari per i pasti e i chilometri per andare e tornare dalla postazione (fino a un massimo di 150) all’assicurazione, alla manutenzione ordinaria e straordinaria e all’ammortamento dei mezzi. Inoltre, contempla il rimborso delle spese per assumere un autista soccorritore per ogni mezzo utilizzato. Quindi, per esempio, l’associazione che gestisce Larino (la cui dotazione è di una ambulanza di tipo avanzato) potrà regolarizzare uno dei volontari utilizzati (considerando il full time). La onlus che invece si occupa di Termoli o di Isernia – sulla carta dotate di un’ambulanza di tipo A, una di tipo B e un’auto medica – ne riuscirà ad assumere tre. È uno dei punti deboli di questo avviso che scade il 13 gennaio, uno degli elementi che rendono assai incerta la partecipazione delle realtà locali che da vent’anni si occupano del servizio e che hanno garantito qualche giorno fa che continueranno ad andare avanti fino al 31 dicembre.
Non c’è ancora una reazione ufficiale, infatti, ma dall’ambiente trapela in via informale grande dissenso e voglia di protestare. Le condizioni sono ritenute inaccettabili, tanto più che molte associazioni si trovano a dover pagare sanzioni dell’Ispettorato del lavoro di centinaia di migliaia di euro per l’utilizzo, che per lo è Stato irregolare, di volontari su turni di lavoro continuativi. La convenzione che propone oggi l’Asrem, hanno denunciato già nella nota successiva all’incontro che si è svolto in Regione alla presenza dei vertici dell’azienda e del commissario della sanità Toma, non tiene affatto indenne da nuove multe chi si occuperà delle postazioni.
L’ultimo avviso a cui le onlus risposero, dopo aver firmato un accordo con l’azienda di via Petrella, risale al 2019. Il regolamento varato dall’allora direttore Sosto prevedeva più o meno le stesse condizioni sui rimborsi. E riconosceva un contributo per assumere i volontari fino ad un massimo di 8.760 ore annuali per autista soccorritore. «In pratica – traduce per Primo Piano un operatore del settore – credo ci avrebbe consentito di contrattualizzare anche quattro persone per postazione. Non ricordo con precisione, ma fu un dato che valutammo attentamente all’epoca. Infatti rispondemmo». Un suo collega aggiunge: «Preparammo tutta la documentazione necessaria e l’acquisto dei mezzi, dopo aver inviato le domande non abbiamo saputo più nulla. Quell’avviso andava bene per il settore, è così difficile capirlo?».

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