Equilibrio economico e finanziario dell’azienda: non raggiunto. Rispetto dei tempi di pagamento ai fornitori nemmeno perché l’Asrem ha continuato a registrare ritardi superiori ai 60 giorni. Sono alcuni degli obiettivi, fra i più rilevanti, che il dg di via Petrella Oreste Florenzano – in carica dal 29 febbraio 2020 – secondo il nucleo di valutazione costituito per verificare se gli spetta l’indennità di risultato ha mancato.
La relazione, da qualche settimana all’attenzione del governatore Donato Toma e della Conferenza dei sindaci (a cui è stata inoltrata da Palazzo Vitale), ha una doppia lettura. In base a quella rigorista – è la conclusione della terna composta dalla dg Salute Lolita Gallo, dal direttore del Terzo dipartimento della Regione Claudio Iocca e dal prof Unimol Francesco Capalbo che presiedeva la commissione che formulò la graduatoria per dg Asrem in cui Florenzano arrivò secondo – l’avvocato non è arrivato alla soglia minima per essere promosso. Il suo punteggio è 51,8%, il minimo è 60%.
C’è però un dato determinante, secondo il nucleo: Florenzano aveva chiesto la rimodulazione degli obiettivi alla giunta Toma a fine 2020, in virtù della pandemia che ha stravolto la programmazione e la gestione della sanità in tutta Italia. L’esecutivo non gli ha mai risposto. Al gruppo di lavoro, dunque, non è chiaro quale importanza dia la Regione al Covid. Ci sono almeno quattro obiettivi – segnalano Gallo, Iocca e Capalbo – il cui mancato raggiungimento appare decisamente influenzato dalla pandemia, “contro” cui la capacità di intervento del dg nulla ha potuto. Quindi, il Nucleo ha “sterilizzato” come si dice in gergo la riduzione della mobilità passiva, la sottoscrizione dei contratti con i privati convenzionati, il miglioramento dell’appropriatezza delle prestazioni e, a causa invece del mancato avvio del Cup unico, la riduzione delle liste di attesa. Eliminandone più di uno, Florenzano viene promosso. Non a pienissimi voti, come si direbbe a scuola (la percentuale va dal 6o,2% al 74% in base ai target non considerati). E guadagna la possibilità di vedersi riconosciuto il 70% dell’indennità di risultato. Sul 30% restante influisce il ritardo dei pagamenti ai fornitori, secondo le norme nazionali non può essere corrisposto.
Su tutto e sulla eventuale conferma del dg (possibile per altri due anni), il Nucleo ha chiuso la relazione rimettendo la sua proposta (di fatto una promozione) alla Regione. A decidere ora sarà la giunta Toma.
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