Nove organizzazioni di volontariato che gestiscono il 118 in Molise hanno impugnato anche l’ultimo bando pubblicato dall’Asrem (dopo aver revocato l’altro avviso contestato dalle onlus davanti al Tar). Non partecipano, dunque, alla selezione i cui termini scadono oggi e si preparano a una nuova battaglia giudiziaria.
Ieri, intanto, c’era l’udienza dell’altra causa che è stata rinviata e potrebbe essere riunita a questo nuovo fascicolo.
Con il ricorso preparato e notificato dall’avvocato Giuliano Di Pardo, le organizzazioni chiedono l’annullamento della procedura per molteplici motivi attinenti ai rimborsi previsti. Non è bastato, quindi, correggere la parte in cui l’azienda sanitaria prevede il ristoro dei costi sostenuti per le assunzioni dei volontari allineandola alle norme del Codice del Terzo settore. Ci sono altre voci che secondo i ricorrenti non consentirebbero lo svolgimento del servizio, nel senso che lo renderebbero anti economico.
La collaborazione fra volontariato e pubblici poteri, viene vista dalla Asrem – secondo le organizzazioni e il loro legale – in una logica di mera supplenza, di pura sostituzione, mentre il coinvolgimento delle organizzazioni di volontariato – a partire dal principio costituzionale di sussidiarietà orizzontale – è finalizzato a valorizzare questa convergenza di risorse.
«Vengono violate le disposizioni di cui al Testo unico del Terzo settore che prevedono queste selezioni (alternative alle procedure ordinarie) appunto per favorire la cooperazione e la solidarietà attraverso detti enti meritevoli di tutela costituzionale e non certo per penalizzarne le attività. Attività di cui le pubbliche amministrazioni potranno avvalersi nel rispetto dei principi di sussidiarietà, cooperazione, efficacia, efficienza ed economicità, omogeneità, copertura finanziaria. Il che non avviene nel caso di specie dove agli articoli 15 e 16 vengono previste buona parte delle spese rimborsabili con massimali fissi (mezzi di soccorso, manutenzioni, assicurazioni, pulizie, rimborsi per personale volontario e dipendente); nulla viene previsto invece per evitare di riversare ulteriori costi dovuti all’aumento (abnorme) del costo della vita».
Non è previsto, neanche stavolta, l’adeguamento agli indici Istat.
L’altro bando è stato revocato dall’Asrem perché la poca partecipazione non garantiva la copertura di tutte le 16 postazioni di soccorso. Fra qualche giorno si saprà se quello che scade oggi – ed è comunque sub judice – avrà la stessa sorte o se invece si andrà verso un’aggiudicazione.