Marco Bonamico, ex ad di Sogei e un passato da manager nelle aziende ospedaliere laziali, è il nuovo sub commissario della sanità in Molise.
È stato nominato ieri sera dal Consiglio dei ministri dopo che l’avvocato Giacomo Papa – designato poco meno di un anno fa – aveva rassegnato le dimissioni. A Roma, «per difendere gli interessi del Molise», il presidente della Regione e commissario Donato Toma. La sostituzione di Papa, in predicato da settimane per via del parere dell’Anac reso in seguito a un esposto dell’Aiop che denunciava una presunta incompatibilità perché l’avvocato ha difeso l’Asrem, è stata dunque formalizzata. Ed è maturata nell’ambito della lunga querelle che sta investendo la radioterapia del Gemelli.
Il nuovo modello prescrittivo, affidato al Cardarelli per la validazione del piano di trattamento redatto dal Gemelli, i controlli sull’appropriatezza delle prestazioni e la riduzione del budget per quella che in gergo tecnico si chiama “branca 24”, hanno avuto in Giacomo Papa un convinto promotore e sostenitore. Nel confronto convocato dal capo segreteria del ministro della Salute Schillaci qualcosa è andato storto o comunque non nel solco finora tracciato. Un solco, continua a ribadire il commissario Toma, che va nella direzione delle indicazioni del tavolo tecnico e delle stesse strutture ministeriali. All’esito del faccia a faccia, Papa ha deciso il passo indietro.
Mercoledì sera il governatore è stato invitato formalmente alla seduta del Cdm di ieri pomeriggio, dove ha ascoltato la proposta del ministero dell’Economia e di quello della Salute. Un saluto affettuoso da parte della premier Giorgia Meloni, «siamo amici di vecchia data», spiega Toma. Poi gli è stato chiesto se avesse qualcosa da dire. Ha fatto mettere a verbale di «non aver partecipato a questa scelta e di prendere atto di quanto ascoltato».
Non c’è stato il coinvolgimento che aveva chiesto, nessuna condivisione. Il nuovo sub è stato nominato da Palazzo Chigi. Soddisfatto, comunque, della designazione o no? «Non è questione di essere soddisfatti o meno perché, ovviamente, mi dispiace per Giacomo Papa», risponde il commissario. All’avvocato ribadisce stima e apprezzamento per quanto hanno realizzato insieme. Naturalmente, avrebbe voluto che portassero avanti insieme il mandato.
«Ora – conclude ad ogni modo Toma – subito al lavoro per continuare a fare quello che ci dice il tavolo tecnico, cioè ciò che abbiamo fatto fino ad oggi. Se Roma ci dà indicazioni differenti, se cambiano le regole allora faremo diversamente. Ma altrimenti, come spesso ho detto in queste settimane, noi facciamo quello che dobbiamo, nel rispetto delle norme».
Bonamico è il quarto sub commissario della sanità molisana dal 2018 in poi (dopo Grossi, Tomasella e Papa). Nominato nel 2009 ad di Sogei (società di informatica che gestisce l’anagrafe tributaria econtrollata al 100% dal Mef), laureato alla Sapienza in Giurisprudenza, è avvocato dal 1984. Nel 2003 è stato commissario straordinario dell’azienda ospedaliera San Camillo Forlanini di Roma e nello stesso periodo presidente della Federazione delle aziende sanitarie italiane (Fiaso). Dal 2004 al 2009 ha ricoperto la carica di direttore generale del Formez, il centro formazione e studi del dipartimento della Funzione pubblica. Dopo l’esperienza in Sogei, è stato dirigente della società Quadrilatero (controllata dall’Anas).

r.i.

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