Sono già 100 (su 136) i Comuni che hanno aderito alla manifestazione organizzata a Roma dalla Conferenza dei sindaci dell’Asrem il prossimo 18 aprile. Al ministro della Salute Schillaci, che li riceverà, gli amministratori locali chiederanno un provvedimento straordinario per il Molise, regione che ha caratteristiche orografiche e demografiche peculiari. Le risorse ripartite secondo gli attuali criteri e le regole in vigore per l’accreditamento dei servizi non garantiscono una gestione adeguata della sanità, come il taglio continuo di assistenza dimostra.
«Speriamo che quelle che ci diranno a Roma non saranno solo parole, ma che seguiranno poi presto i fatti», ha detto il primo cittadino di Isernia Piero Castrataro a margine della conferenza stampa che si è svolta ieri pomeriggio nella Sala Giunta della Provincia di Campobasso per illustrare l’iniziativa.
La richiesta di superamento del commissariamento, che va avanti da 14 anni senza che i problemi finanziari siano risolti, è un obiettivo che la Conferenza dei sindaci si è data fin dal suo insediamento, ha spiegato il presidente Daniele Saia. «Il Molise è l’unica regione senza Dea di II livello, ha caratteristiche diverse dalle altre, tranne la costa siamo di fatto un’area interna integrale. Dopo 14 anni senza sostenibilità economica, dobbiamo capire dove si origina il buco e soprattutto garantire l’emergenza urgenza», ha aggiunto Saia auspicando un intervento sul modello del decreto Calabria. «Sono state messe in campo azioni straordinarie per altre Regioni, non vedo perché non possano essere adottate per il Molise».
A breve, ha sintetizzato il sindaco di Termoli Francesco Roberti, che è anche presidente di Palazzo Magno, gli ospedali San Timoteo e Veneziale «andranno ancor più in crisi a causa di alcuni pensionamenti». A Termoli sarà di nuovo interessata l’emodinamica che, senza una soluzione alternativa, tornerà in servizio a singhiozzo. Tutto questo in estate, quando «il basso Molise vedrà un aumento esponenziale di persone presenti sul territorio» e con lo «stato pietoso in cui versa la Bifernina» a causa dei lavori in corso, ha proseguito Roberti. «Andremo a Roma perché vogliamo sapere, attraverso la delegazione che dialogherà col ministro Schillaci, quali sono le soluzioni per la sanità molisana. L’auspicio è che il governo possa darci delle risposte concrete, anche alla luce del fatto che gli ultimi governi non hanno dato le giuste attenzioni alla nostra regione», ha concluso.
La manifestazione, ha rimarcato il primo cittadino del capoluogo di regione Roberto Gravina, «nasce, e mai come in questo momento è opportuno ricordarlo, grazie un movimento politico trasversale rappresentato da tutti i sindaci molisani mobilitati a difesa e in rappresentanza delle proprie comunità. Pur nella consapevolezza che occorrono tempi amministrativi ben precisi – ha sottolineato –, con il sit-in del prossimo 18 aprile a Roma, vogliamo però richiamare in modo forte l’attenzione del governo nazionale sulle problematiche del nostro sistema sanitario regionale che vanno affrontate in maniera non più rinviabile, tenuto conto che con il nostro territorio e con i suoi abitanti sono stati presi, da parte dei rappresentanti del governo eletti dagli stessi molisani, degli impegni precisi, come ad esempio l’azzeramento del debito sanitario regionale».

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