Meglio ma non basta. Il Molise resta la regione con il punteggio più basso in Italia nell’assistenza ospedaliera (48,55) e i tempi di risposta del 118 sono peggiorati. Risultato: nel 2021, pur avendo guadagnato molto sotto il profilo della prevenzione (quasi 20 punti in più rispetto all’anno precedente e un risultato che l’avvicina ai migliori), complessivamente la sanità regionale resta fra le sette bocciate (nel 2020 erano dieci). Inadempiente nella garanzia delle cure essenziali secondo il monitoraggio appena pubblicato dal ministero della Salute.
«La lettura dei risultati dell’anno 2021 – precisa il dicastero – per le tre macroaree di assistenza evidenzia, relativamente agli indicatori “Core”, ancora diverse criticità attribuibili, in parte, all’evento pandemico; analogamente a quanto previsto per il 2020, considerata l’impossibilità di procedere con una valutazione che potesse essere disgiunta dagli effetti della pandemia, è stato stabilito (Comitato Lea 26 gennaio 2023) che tutti gli indicatori del Nsg fossero calcolati a scopo informativo sull’intera annualità 2021».
Promossi, quindi, i servizi regionali di Piemonte, Lombardia, Provincia autonoma di Trento, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Puglia e Basilicata che registrano un punteggio superiore a 60 (la soglia di adempienza) in tutte le macroaree.
Bocciate le Regioni che presentano un punteggio inferiore alla soglia in una o più macroaree. Insufficienti in una macroarea: Provincia autonoma di Bolzano (prevenzione), Molise (ospedaliera), Campania (distrettuale) e Sicilia (prevenzione); in due macroaree: Sardegna (distrettuale e ospedaliera); in tutte le macroaree: Valle d’Aosta e Calabria.
Nel dettaglio, questa la performance della sanità molisana. La valutazione finale dell’area prevenzione collettiva e sanità pubblica per il 2021 si attesta su un punteggio pari a 82,99, molto al di sopra della soglia di adempienza. Ci sono ancora però delle criticità, segnalano i tecnici ministeriali, per quanto riguarda gli stili di vita e gli screening di primo livello per mammella, cervice uterina e colon retto.
Il punteggio dell’area distrettuale è pari a 65,40. Assistenza distrettuale sopra la sufficienza ma con spie importanti di inefficienza. Primo fra tutti il cosiddetto allarme-target dei mezzi di soccorso che misura in minuti il tempo fra la chiamata al 118 e l’arrivo dell’equipe sul posto: 24 minuti nel 2021, erano 22 (comunque al di sotto della sufficienza) nel 2020. Un problema serio che anche il tavolo tecnico ha più volte segnalato alla struttura commissariale negli ultimi due anni.
Sempre nel campo della distrettuale, il Molise è sotto la soglia per il numero di deceduti a causa di tumore assistiti dalla rete di cure palliative in rapporto al numero di deceduti per tumore e per il numero di anziani non autosufficienti in trattamento socio-sanitario residenziale in rapporto alla popolazione residente, per tipologia di trattamento (intensità di cura).
La valutazione finale dell’area ospedaliera, infine, per il 2021 si attesta su un punteggio pari a 48,55, ben al di sotto del minimo per essere promossi (60) e l’unico sotto i 50 punti. Queste le cose che, ancora, proprio non vanno: gli ospedali molisani sono stati bocciati nell’indicatore che riguarda la quota di interventi annui per tumore maligno della mammella eseguiti in reparti con volume di attività superiore a 150 (con 10% tolleranza); nella percentuale di ultra sessantacinquenni con diagnosi di frattura del collo del femore operati entro 2 giorni in regime ordinario; nella percentuale parti cesarei.
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