I telefoni dei giornalisti ieri sono stati presi d’assalto. Figuriamoci quelli dei politici. Chiamate, messaggi compulsati nervosamente sui cellulari, vocali che tradiscono l’ansia di sapere: è vero che la giunta regionale ha deliberato la nomina del nuovo dg Asrem a due giorni dalle elezioni?
Sgombriamo il campo subito: no, non è vero. Ma le voci, le più disparate, si sono rincorse per tutta la giornata di ieri. Incontrollate. Quando si dice: fake news.
Telefonate e messaggi sono arrivati da candidati del centrosinistra ma anche, forse soprattutto, del centrodestra. Ieri nessuna decisione in merito, nessuno però può escludere sorprese nelle prossime ore.
Perché tanto nervosismo? Perché c’è la guardia altissima su questa vicenda nelle stanze politiche e istituzionali? Dal 23 aprile scorso l’esecutivo di Palazzo Vitale è in carica solo per gli atti urgenti e indifferibili. E lunedì sera, al massimo nella notte, il Molise avrà un nuovo presidente. Serviranno poi alcuni giorni per l’insediamento ufficiale e il cambio della guardia ma di fatto la volontà del popolo sarà nota fra tre giorni. La scelta del direttore dell’unica azienda sanitaria della regione non è una “presa d’atto” bensì una scelta strategica fra le più importanti. Per questo, la conclusione del procedimento di valutazione dei candidati – scopriremo fra qualche riga che concluso del tutto non è – ha agitato una campagna elettorale per molti aspetti fin troppo tranquilla.
Il governatore uscente Donato Toma ritiene, supportato evidentemente da pareri tecnici e giuridici, che la nomina del manager dell’Asrem, azienda al momento commissariata, sia un atto urgente e indifferibile. Quindi “approvabile” dal suo esecutivo.
La commissione di esperti ha concluso i lavori il 21 giugno scorso con i colloqui a cui erano stati convocati i 35 idonei. Dallo staff di Toma trapela l’intenzione del presidente di lasciare comunque al suo successore la procedura conclusa. Da approfondimenti condotti, risulta che al verbale dei valutatori mancherebbe ancora una firma, per questo l’elenco finale di idonei non è ancora sul tavolo del governatore. che ha comunque la prerogativa di decidere cosa fare.
La convocazione, ieri mattina, della seduta di giunta ha innescato lo stesso una serie infinita di indiscrezioni. Tutti i rumors accreditavano la tesi secondo cui l’esecutivo aveva messo a segno il blitz pre elettorale. Così non è.
La successione all’ex direttore Florenzano (che potrebbe ricadere sullo stesso Florenzano, convocato con gli altri aspiranti ai colloqui) è l’ultima saga di una legislatura vissuta “pericolosamente” dai suoi interpreti. Il thriller della vigilia del voto.
ritai