Due casi di legionella sono stati diagnosticati al Cardarelli. I pazienti, un uomo e una donna, sono ricoverati rispettivamente in malattie infettive e in medicina.
Non sono parenti né, a quanto risulta dalle prime indagini epidemiologiche avviate, avrebbero rapporti fra loro. Lui è dell’alto Molise, lei del Molise centrale. Si esclude, però, che il contagio possa essere avvenuto in ospedale. Quando si sono presentati per chiedere assistenza, nella giornata di mercoledì, pare presentassero già i sintomi dell’infezione. Per questo i medici hanno prescritto le analisi per la ricerca del batterio, analisi che hanno dato esito positivo. La cosiddetta malattia del legionario, più comunemente definita legionellosi, è un’infezione polmonare causata dal batterio Legionella pneumophila. Il genere di patologia – spiega l’Istituto superiore di sanità – è stato così denominato nel 1976, dopo che un’epidemia si era diffusa tra i partecipanti al raduno della Legione Americana al Bellevue Stratford Hotel di Philadelphia. In quell’occasione, 221 persone contrassero questa forma di polmonite precedentemente non conosciuta, e 34 morirono. La fonte di contaminazione batterica fu identificata nel sistema di aria condizionata dell’albergo. Focolai di legionella sono stati identificati in Molise anche nell’autunno scorso. Cinque i casi allora rilevati dall’Asrem, ricoverati fra Campobasso e Termoli.