Si apre una nuova stagione che, oltre a tradursi nella modifica del brand, trasforma il paradigma dell’assistenza sanitaria in regione. Il Gemelli Molise cambia veste: parte l’era del Responsible Research Hospital, società benefit a socio unico – la Resposible Capital che ha acquisito nelle scorse settimane il restante 10% delle quote – che pone al centro della sua mission un nuovo modo di curare i pazienti. «Il primo esempio di società benefit in ambito sanitario in Molise e uno dei pochi in Italia», ha esordito con un pizzico di orgoglio il presidente Stefano Petracca che ieri ha presentato il nuovo marchio e la nuova strategia dell’ospedale. Presenti all’evento parte della squadra del neo governo regionale, il presidente Francesco Roberti e i consiglieri Michele Iorio, Vincenzo Niro, Stefania Passarelli e Micaela Fanelli, numerosi esponenti politici – Teresio Di Pietro, Filoteo di Sandro e il sindaco di Venafro Alfredo Ricci – il rettore dell’Unimol Luca Brunese.
Il neo governatore Roberti, nel suo saluto alla platea, ha voluto rimarcare anche il cambio di passo che ci sarà nei rapporti tra Regione e sanità convenzionata: «La nostra deve essere una sanità di qualità – ha detto – al cittadino importa essere curato, non si interessa delle beghe politiche. Le istituzioni vi sono vicine e q1ualunque cosa serva fare nell’interesse del Molise e dei molisani io sarà sempre disponibile». Poi il ringraziamento ai medici e agli operatori sanitari:«La vostra è una missione, grazie per quello che fate, anche la politica dovrebbe essere mossa da questo spirito».
Il progetto è ambizioso: il Responsible Research Hospital è un nuovo polo sanitario del Molise e di tutto il centro-sud Italia, il punto d’incontro tra l’efficienza e il prestigio delle cliniche svizzere e l’eccellenza, la specializzazione medica e l’accoglienza italiana, pensato per accogliere persone da tutto il territorio regionale e nazionale.
«Vogliamo essere campobassani, molisani, italiani, svizzeri, europei e internazionali – ha sottolineato Petracca- rispettando sempre le nostre origini ma guardando al futuro. Del resto questo è stato il primo ospedale al mondo inaugurato da un Papa santo, ed è un’eredità che porteremo sempre con noi.
Il Molise per noi è importantissimo, abbiamo fatto la scelta strategica di partire da qui. Stiamo creando il network di Responsible che vede proprio questa struttura come hub e tutti gli investimenti che stiamo facendo oggi e che faremo in futuro, anche fuori dal Molise, avranno ricadute positive in questa terra».
Ma la vera rivoluzione, secondo Petracca, è aver creato una società benefit nel settore sanitario, mettendo così a tacere anche i vari dubbi sollevati negli ultimi mesi, nel corso della campagna elettorale, da una parte politica. «Essere responsabili, investire in maniera responsabile, non basta dirlo, bisogna farlo. E noi lo abbiamo messo nero su bianco nel nostro statuto. Una società con precisi obblighi comportamentali e di trasparenza, che ha come finalità il beneficio comune, nel nostro caso quello dei pazienti, riducendo i tempi di attesa delle cure e limitando il fenomeno della migrazione sanitaria. Non solo – aggiunge – potenzieremo le campagne di prevenzione e sensibilizzazione e garantiremo parità di genere negli stipendi e nelle assunzioni, rigettando qualsiasi forma di discriminazione».
Poi il monito al nuovo governo regionale: «Ci troviamo di fronte a qualcosa di veramente innovativo. In questi anni, ammettiamolo, l’integrazione è fallita. Ora è arrivato il momento di collaborare, non è solo un cambio di nome, ma di filosofia. Qui c’è eccellenza medica, sfruttiamola perché potrebbe fungere da volano di crescita per tutti, la spinta per creare qualcosa di positivo in questa regione».
La nuova strategia a punta a fare dell’ospedale di contrada Tappino il centro nevralgico di un progetto sanitario più ampio, un network che rappresenta un nuovo modo di fare medicina, una nuova idea di sanità che mette il paziente al centro, accompagnandolo attraverso nuovi percorsi di cura con terapie strumentali personalizzate di ultima generazione e la professionalità dei nostri specialisti, garantendo a tutti il diritto alla salute e a un servizio sanitario di alta qualità.
Il Responsible Research Hospital è un luogo dove l’innovazione sanitaria diventa tangibile, sia per i pazienti che per i medici, e dove ricerca e formazione, grazie alla collaborazione con il mondo universitario, diventano la chiave per formare i medici di domani e dare una nuova prospettiva al futuro.
Responsible non è solo un nome ma un generatore di valore socio-economico e culturale che coinvolge l’intero territorio con l’obiettivo di creare un luogo in cui medici, pazienti e istituzioni possano connettersi per evolvere insieme e creare esperienze di cura innovative e condivise capaci di elevare la qualità della vita delle persone.
«Valori che aggiunge Petracca rivolgendosi ai dipendenti –, dobbiamo imparare a vivere insieme: innovazione, umiltà, crescita , eccellenza e specializzazione, ricerca, responsabilità e sostenibilità, partnership e assistenza». E infine il Molise che incontra la Svizzera, le origini di Petracca hanno giocato un ruolo fondamentale nella nuova strategia: «Dobbiamo essere efficienti ma anche empatici – ha evidenziato – abbiamo unito i due approcci alla sanità per creare qualcosa di unico».
Il Responsible si propone di passare da polo specialistico a struttura ‘poli specialistica’, puntando anche su altre specializzazioni oltre cardiologia e oncologia. «Non solo una struttura sanitaria ma una life company che mette al centro il paziente non fornendo solo la terapia, ma abbracciando la cura della vita attraverso la prevenzione, lo sport, l’educazione».
Insomma, per il presidente Petracca la giornata di ieri rappresenta un punto zero da cui partire per dare un taglio al vecchio concetto di ospedale privato. A breve, per altro, arriveranno nuovi medici anche dagli Stati Uniti. Del resto sono proprio i dipendenti a fare la differenza e a rendere l’ospedale di contrada Tappino un’eccellenza: al termine della conferenza, infatti, sono stato consegnati dei riconoscimenti ai dipendenti da 20 anni in servizio nella struttura.
md