Appalti di servizi e personale: l’obiettivo della “missione” del sub commissario della sanità Marco Bonamico all’Asrem è avere a disposizione i dati necessari a capire se e dove si può risparmiare, ottimizzando costi e ricavi. Avviare, di fatto, il controllo di gestione che in un’azienda sottoposta a commissariamento (insieme al resto della sanità regionale) dal 2009 è fondamentale. Un sistema di supporto alle decisioni della direzione che in via Petrella ancora manca del tutto.
Bonamico è arrivato ieri mattina intorno alle 10.30 in via Petrella e ha lavorato insieme a diversi uffici, quelli contabili, amministrativi, risorse umane. L’iniziativa, «come tutte le cose che faccio», è stata concordata col presidente Francesco Roberti che, pur non essendo commissario è comunque il capo di Palazzo Vitale a cui è affidata (pure in regime di commissariamento) la nomina del vertice dell’Asrem.
Una verifica compiuta in tranquillità, ha spiegato nel pomeriggio Bonamico a Primo Piano. Anche se si tratta di dati già più volte richiesti e che finora non sono stati inviati dall’azienda alla struttura commissariale. Tanto che il sub ha deciso di passare “alle vie di fatto”.
«Noi non pensiamo che ci siano ruberie, vogliamo però capire dove si può risparmiare», ha aggiunto Bonamico per smorzare eventuali polemiche. Intanto la consegna, del presidente Roberti e sua, è di non prorogare oltre vecchi contratti perché la regola è appaltare i servizi. La maggior parte di essi ora sono affidati attraverso Consip o in adesione a gare di altre Regioni. È un primo dato di sintesi venuto fuori dal confronto di ieri mattina. Anche le convenzioni Consip, tuttavia, sono spesso “multiservizi” e si tratta quindi di capire quanto si spende per ogni singola voce.
Per far questo servono numeri che al momento non sono rinvenibili in maniera immediata proprio perché manca tutta la parte del controllo di gestione. E manca non solo per gli appalti e i servizi forniti dall’esterno. «Non sappiamo per esempio quanto costa il Cardarelli perché i dati sono tutti aggregati. Ma così non sappiamo come e quanto spendiamo, quanto ci costano i reparti e quanto producono. Lo stesso vale per il personale: dove e come è impiegato», ancora Bonamico.
Un’operazione di “contabilità analitica” che sembra preludere a decisioni straordinarie che a breve potrebbero riguardare l’Asrem e di cui si parlerà nell’incontro in programma con il ministro Schillaci il prossimo 1 agosto.
r.i.