Scendono a sei gli idonei per l’incarico di direttore sanitario dell’Asrem. La commissione di valutazione (composta dai capi dei dipartimenti giuridico e di medicina di Unimol, Dipace e Guerra, e dal responsabile dell’Avvocatura regionale Iacovelli) ne ha quindi esclusi due e uno è “eccellente”. Due gli esclusi anche fra gli aspiranti al vertice amministrativo dell’azienda sanitaria, dove i competitor ora sono 16. Delle risultanze dell’esame delle istanze presentate ha preso atto ieri la giunta regionale presieduta dal governatore Roberti. E questo sarebbe l’esito.
Il dg Giovanni Di Santo quindi da lunedì potrà procedere alla nomina dei due manager che insieme a lui guideranno l’azienda per i prossimi tre anni.
Un paio di giorni fa circolava insistentemente, in ambienti sanitari e politici, il nome di Pietro Lucchetti – 41enne direttore della holding di cliniche Ini – come futuro direttore sanitario di via Petrella. Era il più accreditato. Formatosi alla Sapienza e poi al Policlinico, fra i suoi incarichi quello di presidente del gruppo studentesco Voglia di Cambiamento Fenix (orientato a destra), pare fosse stimato in alcuni settori di FdI. Il suo era comunque un profilo apprezzato. Nell’elenco degli idonei che la commissione ha stilato per l’esecutivo, però, Lucchetti non c’è. Secondo i bene informati, non sarebbe (ancora) in possesso di un titolo essenziale per la direzione sanitaria nel servizio pubblico.
Restano in competizione il primario della medicina nucleare del Cardarelli Bruno Carabellese, la collfa che guida la cardiologia Angela Rita Colavita, l’otorino termolese Ennio De Felice, la direttrice della governance clinica Paola Sabatini, oltre a Ciriaco Consolante, direttore medico degli ospedali di Velletri e Anzio, e Maria Masullo, dirigente dell’Asl Barletta Andria Trani. L’altro escluso rispetto agli ammessi è il ginecologo Angelo Marcheggiani.
Per la successione di Antonio Lastoria, presente anche lui fra gli idonei al vertice amministrativo, i concorrenti sono 16. Fra gli altri, anche la dg Salute Lolita Gallo. E, ancora, il titolare dell’incarico ai tempi dell’amministrazione Frattura, Antonio Forciniti. La dirigente del Bilancio dell’azienda Anastasia Santoro, quella del personale Loredana Paolozzi (la cui nomina è però bloccata dal decreto sull’inconferibilità perché era candidata alle regionali), la collega dell’integrazione ospedale-territorio Giovanna Buono, il dirigente che si occupa fra le altre cose di contratti e logistica, Bruno Natale. E poi i dirigenti regionali Alessandro Altopiedi e Angela Aufiero, il direttore generale dell’Arpa Alberto Manfredi Selvaggi e il vertice amministrativo dell’Agenzia Gianfranca Marchesani. Infine, i non molisani: Genoveffa Vitale, campana oggi all’azienda Moscati di Avellino con una lunga esperienza all’Asl Napoli 1 (su di lei resistono le indiscrezioni, sarebbe ancora in pole position), Riccardo Baci, Maria Buttinelli, Fabrizio Falcone e Grazia Matarante.
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