I pediatri di base del Molise non hanno ancora ricevuto i vaccini e, con una nota indirizzata al direttore dell’Asrem Di Santo, al governatore Roberti e alla dg Salute Gallo, hanno denunciato « il grave ritardo nell’avvio della campagna antinfluenzale 2023/2024».
A mettere nero su bianco il disservizio è stato Nunzio Colarocchio, pediatra e referente della “Rete Vaccini” delle federazione Fimp, per delega di tutti i suoi colleghi della regione.
«Scrivo per esprimere il disappunto dei pediatri molisani, che si fanno portavoce dei bambini di questa regione», così l’incipit della nota inviata ieri. «Ad oggi, 9 novembre 2023, gli ambulatori dei pediatri di base della regione Molise non sono stati ancora riforniti dei vaccini per l’influenza. Questo genera un pericoloso ritardo nell’avvio della campagna vaccinale. Si tratta di un grave disservizio – sottolinea Colarocchio – che espone al pericolo di complicanze un grande numero di soggetti fragili che non saranno vaccinati tempestivamente e nella maniera più corretta».
Non è la prima volta che accade, prosegue, anzi. «Negli anni scorsi le cose non sono andate meglio, dato che nel 2022 i vaccini ci sono stati consegnati sempre a novembre e nel 2021 addirittura a dicembre. Quest’anno, nell’ambito del comitato Asrem per i pediatri di libera scelta del 5 ottobre 2023 (peraltro già convocato con ritardo) abbiamo richiesto ai dirigenti Asrem di anticipare la fornitura dei vaccini e avevamo ricevuto l’assicurazione nel merito, ma tutto è stato vano. Evidentemente gli anni della pandemia e l’insorgenza con notevole anticipo dell’epidemia influenzale, che si è verificata lo scorso anno, nulla ha insegnato agli amministratori ed ai responsabili della sanità di questa regione. Considerando, inoltre, che una grande quantità di bambini si vaccineranno per la prima volta ed avranno bisogno di effettuare due dosi del vaccino antinfluenzale a distanza di un mese rischieremo, come già si è verificato negli anni precedenti, di concludere la campagna vaccinale quando l’influenza sarà già ampiamente presente nella nostra popolazione e vedremo nei nostri ambulatori bambini già affetti da influenza e soggetti fragili da vaccinare».
Una situazione che per i pediatri è «imbarazzante e indecorosa» e che non può essere imputata a «mancanza di finanziamenti o a piani di rientro e voglio far notare che questo incomprensibile e reiterato ritardo può portare ad un notevole spreco di dosi di vaccini che, non potendo essere usati, resteranno inutilizzati comportando un evidente danno economico. È per me avvilente apprendere che molte regioni, faccio l’esempio delle Marche e della Puglia che hanno avviato la campagna vaccinale fin dal dai primi giorni di ottobre, stanno già completando la loro campagna vaccinale e noi siamo ancora ai blocchi di partenza. Richiedo a nome dei nostri pazienti, confidando in un vostro urgente interessamento, la risoluzione sollecita di questa problematica – ha concluso Colarocchio – per fa sì che per le prossime campagne vaccinali, anche quelle in programma per gli anni futuri, si possa vedere un comportamento più virtuoso e più attento alla salute dei nostri bambini da parte degli amministratori della nostra regione».