Possibili disagi anche negli ospedali molisani per lo sciopero nazionale di 24 ore dei medici, dirigenti sanitari e degli infermieri indetto per la giornata di oggi, 5 dicembre.
Anche i camici bianchi molisani, infatti, aderiscono alla protesta proclamata dalle sigle Federazione Cimo-Fesmed e Anaao Assomed in difesa dei diritti degli operatori sanitari e del Ssn. «A rischio dunque tutti i servizi, escluse le prestazioni d’urgenza che saranno in ogni caso garantite», spiega il presidente regionale di Cimo Faustino Rosati.
Sono 1,5 milioni, in tutta Italia, le prestazioni sanitarie che potrebbero saltare per lo sciopero. La stima, in questo caso, è di Anaao Assomed, che precisa che sono a rischio anche gli esami di laboratorio, gli interventi chirurgici (circa 30mila quelli programmati che potrebbero essere rinviati), le visite specialistiche (180mila) e gli esami radiografici (50mila).
Numerose le richieste dei sindacati. Le riassume così Cimo Molise: assunzioni urgenti, detassazione di parte dello stipendio della dirigenza medica e sanitaria, stanziamento di risorse congrue per il rinnovo del contratto di lavoro della dirigenza medico-sanitaria, cancellazione dei tagli alle pensioni che colpiranno circa 50mila dipendenti, depenalizzazione dell’atto medico.
«Richieste che rispecchiano le possibili soluzioni ad alcune delle principali criticità patite dal Servizio sanitario nazionale e regionale, afflitto da una carenza di personale che costringe gli operatori a lavorare oltre le 38 ore settimanali e a superare le dieci reperibilità mensili dovute secondo la norma. Senza una valorizzazione del ruolo dei professionisti della salute, saranno allora sempre di più i medici che sceglieranno di lavorare nel privato o all’estero, lasciando deserte le corsie degli ospedali pubblici, e senza cure i cittadini che non possono permettersi di pagare per tutelare la propria salute», sottolinea l’organizzazione sindacali.
L’adozione delle misure richieste, prosegue la nota, «allevierebbe le gravi inadempienze commesse dall’azienda sanitaria molisana, che paga con quattro anni di ritardo i residui dei fondi contrattuali e non affida gli incarichi professionali, vecchi ormai di sette anni».
In definitiva, conclude il presidente regionale Rosati, «chiediamo maggiore rispetto per le categorie che tengono in piedi il sistema sanitario pubblico affinché, in ultima analisi, siano i cittadini a poterne trarre vantaggio».
Lo sciopero, proclamato come già indicato da Anaao Assomed e Cimo-Fesmed, e per il comparto dal sindacato Nursing Up, inizia alle 00.00 del 5 dicembre e coinvolgerà il 50% dei sindacalizzati. In occasione dell’astensione dal lavoro si svolgeranno manifestazioni in tutta Italia. I leader delle associazioni parteciperanno al sit-in previsto a Roma in Piazza Santi Apostoli alle ore 11.30.