La Cisl Fp sollecita una riorganizzazione radicale del servizio di emergenza territoriale 118. Riorganizzazione, sottolinea il coordinatore delle professioni sanitarie Bruno Delli Quadri in una nota inviata ai vertici della Regione e della sanità, «non più rinviabile» per «garantire la sicurezza e la salute delle popolazioni del Molise».
Tre anni fa le prime demedicalizzazioni delle postazioni, che sono poi aumentate a causa della carenza di professionisti. Oggi di fatto quasi la metà delle sedi è in cosiddetto assetto India (sull’ambulanza, oltre all’autista, ci sono un infermiere e un soccorritore). Dei 94 medici che servirebbero a coprire i turni di tutte le 16 postazioni territoriali, ce ne sono solo 39 convenzionati con l’azienda sanitaria (che sta lavorando per trasformare il rapporto di lavoro in assunzione alle dipendenze di Asrem in modo da rendere più attrattivo il servizio).
Soluzioni tampone, demedicalizzazioni “a turno” delle varie sedi. Una situazione che per la Cisl va superata. Serve, per il sindacato, ripensare l’intero impianto del 118. Nella nota indirizzata al governatore Roberti, ai commissari Bonamico e Di Giacomo e al dg Asrem Di Santo, Delli Quadri avanza alcune proposte. «Chiediamo una riorganizzazione totale del 118, integrando auto medicalizzate in punti geograficamente strategici per raggiungere agevolmente tutte le postazioni periferiche con tempi di percorrenza adeguati per garantire la “golden hour”, ovvero il momento in cui la probabilità di sopravvivenza del paziente è più alta», Inoltre, la Cisl Fp suggerisce di riorganizzare il servizio di guardia medica attiva in molti Comuni, ridistribuendolo geograficamente e avvicinandolo alle postazioni “India” per garantire visite mediche con eventuali prescrizioni di terapia nel più breve tempo possibile, in attesa di eventuali ricoveri ospedalieri.
Il sindacato, infine, dà la propria disponibilità «all’istituzione di un tavolo tecnico al fine di evidenziare le criticità e apportare i giusti correttivi per la riforma strutturale del servizio di emergenza territoriale allo scopo di fornire ai cittadini molisani un accesso all’emergenza sanitaria in linea con gli standard di riferimento ministeriali».