I dati sulle ospedalizzazioni, in Molise e fuori regione (così da fare il punto anche sulla mobilità passiva), quelli sui servizi di assistenza territoriale. Due segmenti cruciali dell’offerta sanitaria dell’Asrem destinati a incrociarsi e integrarsi con l’avvio delle centrali operative nate con la strategia Snai e istituzionalizzate con i fondi del Pnrr (vanno avviate entro dicembre 2024).
Questi gli argomenti principali dell’incontro che si è svolto in via Petrella, alla presenza del dg Giovanni Di Santo, della direttrice amministrativa Grazia Matarante, del direttore delle professioni infermieristiche Massimo Romanelli e del nuovo “acquisto” dell’unità Programmazione e controllo di gestione Francesco Nicotra (un funzionario Agenas che ha lavorato anche in altre Asl d’Italia).
Conoscere i bisogni assistenziali dei molisani – perché per esempio un paziente è assistito al domicilio, perché per un intervento chirurgico ortopedico o di altro genere dai distretti di Termoli e Isernia ci si sposta più facilmente nelle regioni al confine e non a Campobasso – è utilissimo per migliorare la performance del servizio sanitario regionale. «Il mio mandato – ha detto Nicotra alla consistente platea di primari ospedalieri e dirigenti di unità operative aziendali e territoriali – non è capire quanto si spende per una siringa, ma capire i bisogni dei molisani per poter meglio indirizzare l’offerta».
Di mattinata produttiva ha parlato al termine del confronto il dg Di Santo. «Abbiamo iniziato ad analizzare dei dati, dalla mobilità passiva alla necessità di integrazione tra ospedale e territorio. Abbiamo analizzato una sanità che va verso un futuro migliore, sperando di avere sempre la possibilità di lavorare in sintonia e soprattutto di lavorare per il cittadino utente». L’intenzione, ha rimarcato, è quella di «creare un nuovo modello di studio, un nuovo modello organizzativo e dare contezza ai conti». Sulla mobilità passiva ha concluso: «I motivi per cui si va fuori sono diversi, dobbiamo cercare di intercettarli e offrire in regione quello che i cittadini cercano fuori».