Attesa da anni, l’elisuperficie del Cardarelli di Campobasso rappresenta un elemento strategico della nuova programmazione dell’assistenza definita nel piano operativo approvato venerdì dai commissari della sanità.
Ieri mattina, dopo le prove effettuate sul posto nelle scorse settimane e le verifiche tecniche necessarie, il direttore generale dell’Asrem Giovanni Di Santo ha firmato il contratto per la gestione, manutenzione e assistenza tecnica dell’infrastruttura di contrada Tappino. Il servizio sarà gestito per tre anni dalla ditta Solutions Srl di Bari, che se lo è aggiudicato all’esito della gara bandita dall’azienda di via Petrella. La piazzola di atterraggio del Cardarelli è, tecnicamente, un’elisuperficie in “elevazione” perché è posta al di sopra di una struttura (al di sotto ci sono l’area mensa dell’ospedale e alcuni parcheggi). Anche per questo la procedura di manutenzione e messa in esercizio è stata più lunga e complessa. Sono stati necessari più pareri, ha spiegato ieri mattina il dg Di Santo a margine della conferenza stampa sul simposio di cardiologia e chirurgia vascolare che si svolgerà da domani a Isernia. E i requisiti di sicurezza da rispettare, com’è facilmente intuibile, sono più stringenti. Realizzata da decenni ma ancora inutilizzata, l’elisuperficie sarà dunque presto – e finalmente – operativa (manca solo l’autorizzazione dell’Enac, ente nazionale dell’aviazione civile), consentendo così una migliore presa in carico delle emergenze da parte dell’hub della rete ospedaliera molisana e, allo stesso tempo, un trasferimento efficace verso altre strutture regionali e non. L’obiettivo dell’azienda sanitaria va anche oltre. «Immaginiamo di poter essere un punto di riferimento anche per altre regioni – ha infatti commentato Di Santo – Il nostro sito è illuminato anche di notte, per cui sarà fruibile h24. Uno sforzo portato avanti con il supporto della Regione Molise e dalla struttura commissariale, e che rappresenta un ulteriore tassello per migliorare la nostra sanità, rendendola sempre più valida ed efficiente e, soprattutto, rispondendo alle esigenze di cura delle comunità».

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