Consapevolezza e fiducia: queste le parole chiave del simposio biennale di chirurgia vascolare e cardiologia che si svolgerà a partire da domani, per tre giorni, a Isernia.
L’appuntamento (“Molise2024 Know and Trust” il titolo), di cui sono responsabili scientifici i responsabili dei due rispettivi reparti del Cardarelli di Campobasso – Luca Iorio e Angela Rita Colavita – metterà a confronto la sanità molisana con altre realtà territoriali e assistenziali. «Siamo abbastanza certi – ha sottolineato Iorio nella presentazione dell’evento che si è svolta nella sede dell’Asrem a Campobasso – che la qualità dell’assistenza cardiovascolare non abbia nulla da invidiare alle altre realtà».
Ci si concentrerà in particolare sulla rete per l’infarto (nella prima giornata di lavori) e sullo stato dell’arte della chirurgia cardiovascolare nel Centrosud. Oltre a 50 direttori di struttura complessa, è prevista la presenza anche dei vertici Asrem, dei partner della sanità pubblica come l’Università con il rettore Brunese e di esponenti politici, fra cui il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, l’assessore regionale alla Sanità Michele Iorio e il governatore Francesco Roberti a cui saranno affidate le conclusioni della seconda giornata di lavori, il 10 maggio.
Altro tema che sarà approfondito, ha sottolineato Colavita, è quello della gestione del paziente nel passaggio dal territorio all’ospedale e, soprattutto, viceversa. Quindi l’utilizzo del monitoraggio a distanza, indicato ed efficace ad esempio nello scompenso cardiaco (patologia che interessa il 10% della popolazione over 75 in regione).
Le patologie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte nei Paesi occidentali – è stato ricordato durante l’incontro con gli organi di informazione – e interventi di prevenzione primaria e secondaria ne riducono l’incidenza. Inoltre, i progressi notevoli che sono stati effettuati nel trattamento interventistico, chirurgico e farmacologico determinano un miglioramento sia della qualità della vita dei pazienti sia dei cosiddetti outcome, vale a dire gli esiti, i risultati di un’operazione o di una terapia. Infine, assumono rilevanza le innovazioni tecnologiche e farmaceutiche nella gestione delle criticità dei pazienti con patologie cardiovascolari. Gli stessi pazienti che una volta a casa, dopo la fase acuta, possono essere seguiti anche da remoto.
«Un appuntamento di caratura nazionale e molto importante – ha chiosato il dg dell’Asrem Giovanni Di Santo – A testimonianza, ancora una volta, dello sforzo che stiamo compiendo per portare la sanità molisana al rango delle migliori sanità. L’innovazione digitale, inoltre, in questo come in altri campi è un punto strategico sul quale porremo la nostra massima attenzione».

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