Da qualche mese l’Asrem ha avviato una verifica sull’attività libero professionale dei medici, la cosiddetta intramoenia (quelle prestazioni «a pagamento» di cui si sente parlare nell’inchiesta andata in onda martedì scorso a Fuori dal coro su Rete 4). E la direttrice amministrativa dell’azienda Grazia Matarante ha ribadito ieri di averlo spiegato all’inviata di Mario Giordano. «Ma nel servizio è stata tagliata questa parte». Come pure, ha ribadito la manager, è stata tagliata la visita al Cup di Campobasso dove da una simulazione è venuto fuori che la prestazione richiesta a Termoli col codice di priorità breve (dieci giorni) era erogabile rispettando i tempi al Veneziale di Isernia. E l’Asrem in quel caso con la legge è a posto, essendo azienda unica regionale.
Un servizio «manipolato» per il quale via Petrella ricorrerà alle vie legali, ha confermato Matarante.
L’intramoenia, comunque, è uno dei temi su cui si sta focalizzando l’attenzione di chi gestisce la sanità e della politica. Soprattutto in questo periodo: le lunghissime liste d’attesa sono un problema in tutta Italia ed è difficile far capire a un cittadino che aspetta da tempo una visita cardiologica che pagando solo il ticket non può effettuarla al San Timoteo perché l’agenda istituzionale del 2024 è già chiusa, mentre se invece paga la prestazione (intramoenia) allora la si può fissare di qui a qualche giorno.
Anche di questo argomento i vertici Asrem hanno parlato col presidente della Regione Francesco Roberti che, fin dall’inizio del suo mandato, ha dato istruzioni precise e decise alla nuova governance guidata da Giovanni Di Santo per ridurre l’arretrato “monstre” di visite ed esami. Roberti ha convocato una riunione operativa «per coordinarci e capire lo stato dell’arte. Se emergono ancora delle problematiche bisogna capire come correggerle».
Con la giornalista di Fuori dal coro, ha assicurato Matarante, si è parlato del fatto che «alcuni professionisti avendo agende chiuse in istituzionale garantivano la prestazione in libera professione». Una segnalazione, che la direttrice amministrativa ha raccolto. Ma della sua risposta nel servizio non c’è traccia. «Noi abbiamo approvato una delibera che riguarda un regolamento nuovo della libera professione. Laddove non è possibile garantire in “istituzionale” una prestazione, è sospesa l’attività libero professionale», ha quindi confermato ieri Matarante. Aggiungendo: «La commissione tecnica che è stata appositamente costituita (il 12 aprile 2024, ndr) per verificare lo squilibrio tra attività istituzionale e attività libero professionale sta esaminando i dati del primo trimestre 2024 e laddove troviamo situazioni di squilibrio la libera professione verrà sospesa e verranno presi provvedimenti nei confronti dei professionisti che nonostante abbiano le agende chiuse in istituzionale continuino a fare libera professione, su questo siamo irremovibili».
Parimenti importante, ha concluso, è la formazione degli operatori degli sportelli Cup. Forniti da una società esterna, ma quando rispondono ai cittadini rappresentano l’Asrem. «C’è bisogno di maggiore formazione per gli operatori perché sappiano gestire la relazione col cittadino e dare le risposte giuste».

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