Arriva da Firenze il nuovo primario della Chirurgia del San Timoteo. Si chiama Angelo Ferrara, attualmente in forze al reparto del Careggi diretto dal dottor Lapo Bencini, e vanta una lunga e approfondita competenza nelle tecniche robotiche. È lui il vincitore del concorso bandito dall’Asrem per l’unità operativa trasformata in “complessa” insieme ad altre dell’ospedale della costa (Medicina, Ginecologia, Cardiologia, Radiodiagnostica).
Ferrara, secondo indiscrezioni accreditate, avrebbe intenzione di trasferirsi in Molise con la famiglia. Segno che nel nuovo impegno crede molto e che ha intenzione di scommettere sulle potenzialità della sanità regionale e in particolare bassomolisana. Il San Timoteo è in posizione strategica per recuperare innanzitutto i corregionali che si recano altrove anche per cure e patologia di media e bassa complessità e, inoltre, per attrarre utenti dalle Regioni limitrofe.
Ieri si è svolta anche la prova del concorso per la direzione della Ginecologia. Tre gli ammessi alla selezione: Vincenzo Biondelli, vive a Termoli ma è primario al San Pio di Vasto e molto apprezzato dalle future mamme della costa che scelgono il suo reparto per partorire, Marie Mathilde Greco e Antonio Mercorio, con una lunga esperienza all’Ostetricia e Ginecologia del Cardarelli di Campobasso. In riva all’Adriatico c’è molta attesa anche per il risultato di questo concorso.
Due giorni fa è stata pubblicata la graduatoria della selezione per la guida di Medicina, sempre del San Timoteo, vinta da Nicola Rocchia (da due anni primario del Pronto soccorso di Campobasso dopo aver diretto per anni il reparto d’emergenza di Termoli).
Tutti segnali di un’inversione di tendenza ormai significativa. Le mosse della direzione strategica aziendale guidata da Giovanni Di Santo (dg coadiuvato dai direttori sanitario e amministrativo Bruno Carabellese e Grazia Matarante), che vanno dalla riclassificazione delle unità operative del San Timoteo al miglioramento e all’innovazione nella dotazione di macchinari, stanno andando a segno. Hanno dato all’ospedale l’appeal giusto per attrarre professionisti da fuori regione. Prossimo step, filtra da via Petrella, rafforzare il Veneziale di Isernia.

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