Dal 1 giugno saranno demedicalizzate h24 le postazioni 118 di Montenero di Bisaccia (che già lo era h12), Santa Croce di Magliano e Riccia. Da quest’ultima sede il medico sarà spostato a Sant’Elia a Pianisi, che torna così in assetto “avanzato”, per servire meglio l’utenza di Santa Croce.
Non ci sono ancora comunicazioni ufficiali, ma la decisione sarebbe stata ventilata e studiata negli ultimi giorni in alcune riunioni fra direzione del 118, Asrem e struttura commissariale. Fra gli amministratori coinvolti, la sindaca di Montenero Simona Contucci che sta quindi monitorando la situazione per avere notizie certe.
Alla carenza di organico – su 96 camici bianchi necessari a coprire i turni di tutte le 16 sedi territoriali l’Asrem ne ha a disposizione circa 40 – si aggiunge la necessità di mandare in ferie il personale in servizio. Sarebbe questa la motivazione del nuovo “giro di vite”. Mentre a Venafro, che è in assetto “India” h12 dal 1 maggio, sono stati recuperati alcuni turni nella fascia notturna. Ad Agnone, che era stata “declassata” invece ad aprile anche in considerazione del fatto che in città c’è il Pronto soccorso del Caracciolo (e sul provvedimento erano state da subito fatte le barricate), la presenza del medico continua a essere garantita.
Intanto proseguono le reazioni all’aggressione verbale subita da medico e infermiere della Centrale operativa sabato scorso.
A scatenare l’ira dei familiari di una giovane donna sarebbero state le domande dell’operatore del 118 che ha risposto alla loro richiesta di soccorso. Dopo il trasferimento della paziente in ospedale, i suoi congiunti si sono recati alla Centrale operativa e – come reso noto dall’Asrem – hanno insultato e minacciato il personale.
«Dobbiamo prendere atto che purtroppo anche nella nostra realtà accadono questi gravi episodi di inciviltà. Assistiamo a un’escalation di questi fenomeni in tutta Italia. La professionalità degli operatori sanitari è disprezzata e individuata, erroneamente, da una parte dell’utenza come la causa del cattivo funzionamento del servizio sanitario – ha rilevato la segretaria regionale Nursind Sonia Lepore nell’esprimere solidarietà agli operatori coinvolti – È come se la responsabilità dei continui disservizi fosse degli infermieri e dei medici, ma non è così. Invitiamo l’utenza a riflettere sul fatto che gli operatori sanitari sono sempre in prima linea a tutela della salute dei cittadini e sono costretti a lavorare in condizioni precarie a causa di problemi organizzativi, della carenza di personale che costringe a fare doppi e tripli turni, a saltare i riposi e tutto questo senza nemmeno un giusto riconoscimento economico». All’Asrem ha quindi chiesto di attivarsi in un’ottica di prevenzione: «A poco serve intervenire sempre dopo che i problemi si sono verificati, è necessario un atteggiamento proattivo che permetta di modificare attivamente e costruttivamente condizioni e ambienti di lavoro. Il nostro sindacato ritiene indispensabile individuare una sede per la Centrale operativa del 118 più sicura e maggiormente dignitosa per chi ci lavora», ha concluso Lepore.