Grido d’allarme dell’Aned: nel documento che riorganizza la rete ospedaliera molisana dopo l’adozione del nuovo programma operativo non sono previsti i servizi di emodialisi. Né negli ospedali – Termoli, Campobasso e Isernia –, ma in questo caso l’associazione ritiene si tratti di un errore materiale e lo segnala per la correzione alla struttura commissariale, né a Venafro e Larino. Qui, invece, si tratterebbe di soppressione, che l’Aned chiede di evitare.
Il riferimento del segretario regionale Aned Marina Stoppani e del vice don Francesco Martino è al decreto 92 che contiene i documenti sulla rete ospedaliera e delle patologie tempo dipendenti. Rispetto al contenuto del provvedimento l’associazione che tutela i pazienti emodializzati, in dialisi domiciliare e i trapiantanti di rene esprime «seria preoccupazione per i pazienti affetti da insufficienza renale cronica» del Molise perché «oltre alla scomparsa delle Unità operative semplici di settore a Termoli e Isernia, necessarie per una gestione autonoma di tali centri, nelle tabelle C e C1 non sono previsti i posti letto tecnici di emodialisi, branca 54, negli ospedali di Termoli e Campobasso e in nessun punto del Dca sono previsti i servizi dialisi, aggregati in logica funzionale agli ospedali di Termoli e Isernia, dei servizi emodialisi di Venafro e Larino, ubicati oggi nei rispettivi Ospedali di Comunità».
Per Termoli e Campobasso si tratterebbe di una svista, segnalata con la nota indirizzata ai commissari della sanità Bonamico e Di Giacomo, alla dg Salute Gallo e al dg Asrem Di Santo. Per quanto riguarda il Ss Rosario e il Vietri, «rimane seriamente il dubbio della loro soppressione, e, a nome dei pazienti che dializzano in questi centri», che all’Aned risultano 25, l’associazione chiede «delucidazioni in materia sul loro futuro, anche perché, nonostante le reiterate segnalazioni, incontri avuti con Regione e Asrem, interlocuzioni varie, da almeno cinque anni a questa parte, ad oggi non si è mai risolto il problema del trasporto dei pazienti indigenti, particolarmente fragili, impossibilitati ad utilizzare un mezzo proprio». Inoltre, si legge ancora nella nota, la Regione Molise non ha ancora adottato il percorso diagnostico terapeutico per la malattia renale. Infine, l’Aned si dice ancora una volta seriamente preoccupata per i molisani in lista trapianto perché «in base a un recente provvedimento Asrem, di cui siamo venuti casualmente a conoscenza, è stato sospeso il servizio/convenzione di trasporto dei sieri di tali pazienti al Centro regionale trapianti de L’Aquila».
Il primario di Nefrologia Di Cienzo ha chiesto alla direzione dell’azienda sanitaria di non sospendere il servizio «in quanto risulta pregiudicata la possibilità per i pazienti afflitti da insufficienza renale cronica in emodialisi/dialisi peritoneale del Molise di accedere al trapianto, cosa che significa non garantire una migliore qualità di vita a questi soggetti oltre che a mantenere sulle casse regionali per ciascuno di loro un costo annuo rispettivamente di 29.000 euro e di 47.000 euro circa». Anche su questo problema l’Aned sollecita dunque risposte.