Attivazione del “codice calore”, vale a dire un percorso assistenziale preferenziale e differenziato nei Pronto soccorso; potenziamento del servizio di guardia medica; ambulatori territoriali sette giorni su sette sul periodo delle 12 ore; riattivazione delle Uscar (unità speciali di continuità assistenziale regionale) per favorire le cure domiciliari rispetto all’accesso inappropriato ai Pronto soccorso; promozione della campagna di comunicazione del Ministero.
Queste le raccomandazioni contenute in una nuova circolare per fronteggiare l’emergenza caldo firmata dal direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute Francesco Vaia e inviata alle Regioni. Le raccomandazioni, si legge nel documento, «si rendono necessarie per prevenire gli effetti delle ondate di calore».
Per fronteggiare al meglio gli effetti sulla salute, è specificato, «in particolare per i soggetti vulnerabili, è opportuno valutare la predisposizione di azioni organizzative che rafforzino l’ordinaria risposta alle richieste di assistenza sanitaria». Tra queste, «è fortemente raccomandata l’attivazione del cosiddetto “codice rosso”».
La circolare indica anche la misura della riattivazione delle Uscar, introdotte durante il periodo della pandemia da Covid19, «per favorire l’assistenza domiciliare ed evitare l’accesso inappropriato ai Pronto soccorso». Tra le raccomandazioni anche quella di dare la «massima diffusione possibile» alla campagna di comunicazione predisposta dal Ministero e dalle autorità regionali.
Il ministero della Salute comunica inoltre di aver riattivato il numero di pubblica utilità 1500 per fornire indicazioni e informazioni ai cittadini, e rende disponibili giornalmente sul proprio sito i bollettini sulle ondate di calore per 27 città italiane (tra cui Campobasso).

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