Le associazioni di volontariato che assumeranno cinque dipendenti per ognuna delle postazioni 118 gestite in convenzione avranno il rimborso della spesa sostenuta. Si tratta di una misura temporanea, dal 1 luglio al 30 settembre. I rapporti di lavoro saranno quindi a tempo determinato per il momento. Ma si tratta di un primo passo nella rivisitazione delle regole che disciplinano il settore e che devono adeguarsi, fra le altre, alle nuove norme dettate dal Codice dei Terzo settore.
La delibera dell’Asrem che formalizza il via libera allo stanziamento di maggiori risorse per il servizio di trasporto sanitario d’emergenza (12.500 euro al mese per ogni postazione, quindi da qui a settembre 600mila euro) è stata firmata lunedì dal direttore generale Giovanni Di Santo e dai direttori sanitario e amministrativo Bruno Carabellese e Grazia Matarante (il provvedimento è pubblicato da ieri all’albo pretorio).
La decisione era stata presa in una riunione, che si è svolta in via Genova, fra la struttura commissariale e i rappresentanti delle Onlus. La strada di una misura tampone, condivisa dai commissari Bonamico e Di Giacomo e dalla dg Salute Gallo con l’azienda sanitaria, è stata presa per evitare il rischio di interruzione di pubblico servizio e comunque ulteriori disagi a un settore già in forte sofferenza nelle more di una rivisitazione complessiva del servizio e quindi anche del varo del nuovo regolamento. I presidenti della associazioni nei mesi scorsi infatti hanno denunciato ancora una volta l’anti economicità della gestione delle 16 postazioni sparse sul territorio (che siano India o demedicalizzate per le onlus non cambia poiché devono comunque fornire mezzi, autista e soccorritore). E la pressione dei legittimi controlli delle istituzioni che si occupano di diritto del lavoro: un volontario che lavora per turni va assunto ma con i rimborsi attualmente riconosciuti i conti a fine mese non tornano.
«C’è soddisfazione da parte delle organizzazioni di volontariato e compiacimento da parte nostra – commenta il dg Di Santo – per una soluzione che, seppure temporanea, va nella direzione di un miglioramento del servizio. Diamo, infatti, un minimo di serenità a persone esperte che assicurano un’assistenza qualificata».
Resta la necessità di rivedere l’impianto del 118 e mettere in campo azioni che lo rendano attrattivo per i medici. Su questo fronte, conferma il manager di via Petrella, «a breve saranno pubblicato gli avvisi per la dipendenza dei medici dell’emergenza».

ritai

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