Nel cuore del Molise, nella piccola e tranquilla cittadina di Trivento, una quarantina di anni fa è nato un bimbo. Vispo e allegro come un grillo, bello come il sole.
Quel bimbo oggi è un giovane medico che rappresenta l’essenza della dedizione e dell’umanità: il dottor Salvatore Campo.
Nonostante la possibilità di intraprendere una carriera in prestigiose cliniche pubbliche o private in Italia e nel mondo, il dottor Campo ha scelto di tornare nella sua terra natale, prestando servizio al Pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli di Campobasso. Una decisione che riflette il suo profondo senso di appartenenza e amore per la sua gente.
Il Pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli è noto per la cronica carenza di medici, una situazione che costringe i pochi specialisti in forze a turni massacranti. Tuttavia, in questo ambiente frenetico e spesso stressante, il dottor Campo riesce a distinguersi non solo per le sue eccellenti capacità professionali ma soprattutto per le sue straordinarie doti umane. In un luogo dove la pressione è costante e il tempo è un lusso, Campo trova sempre il modo di ascoltare, rassicurare e prendersi cura dei suoi pazienti con una gentilezza e un’attenzione che non passano inosservate.
Un esempio emblematico della sua dedizione è la testimonianza di Filomena, che recentemente ha accompagnato sua madre al Pronto soccorso per un grave problema agli organi interni. Nonostante il caldo, il caos e l’attesa snervante, il dottor Campo è riuscito a far fronte alla situazione con efficienza e umanità. Dopo aver eseguito la diagnosi e prestato le prime necessarie cure, non solo ha spiegato in dettaglio a Filomena le condizioni di salute di sua madre, l’ha rassicurata e le ha anche dato il suo numero di telefono personale, promettendo di aggiornarla durante la notte. Promessa mantenuta: poco prima di mezzanotte e poi alle 5 del mattino, il dottore ha contattato Filomena per rincuorarla e aggiornarla sul decorso post ricovero della madre.
«Ho pianto per la commozione – ha raccontato Filomena a Primo Piano Molise –, mai immaginavo che un medico, preso da tante incombenze, trovasse il tempo per telefonarmi e rassicurarmi. Quando mi ha lasciato il suo numero e si è fatto dare il mio, credevo si trattasse di un gesto di circostanza solo per farmi stare tranquilla. Nei pochi minuti che mi è stato concesso di stare con mia madre, ho visto che aveva una parola e un gesto affettuoso per tutti: pazienti e familiari. Quel ragazzo è un angelo, i suoi occhi, buoni e sinceri, parlano».
La dedizione del dottor Campo non si è fermata qui. Dopo il turno di notte, è tornato al lavoro due mattine dopo e, vedendo che la madre di Filomena era ancora in Astanteria a causa della mancanza di posti letto, ha immediatamente preso provvedimenti per il suo trasferimento nel reparto di competenza, garantendo così cure più adeguate.
L’opera quotidiana di Salvatore Campo non è solo un esempio di eccellenza professionale ma anche di straordinaria umanità. Le sue azioni dimostrano che, anche in un contesto difficile e snervante come quello del Pronto soccorso, è possibile fare la differenza con piccoli gesti di attenzione e cura.
Poiché i medici sono richiesti ovunque, avrebbe potuto scegliere città come Roma, Napoli, Milano, Parigi o Londra, dove le opportunità e i compensi sarebbero stati maggiori e la vita meno stressante. Invece, ha scelto di restare nella “sua” terra, al servizio della “sua” gente.
Il dottor Salvatore Campo rappresenta un faro di speranza e un esempio di come la passione e l’umanità possono trasformare anche i luoghi più difficili in spazi di cura e conforto. In un’epoca in cui la medicina sembra spesso perdere il contatto umano, l’agire di questo giovane medico è un promemoria prezioso del vero significato del prendersi cura degli altri.
Grazie, dottor Campo, per il suo cuore d’oro e per la sua dedizione senza pari.

ppm

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