Attenzione massima per la sanità molisana con l’impegno a mettere in campo misure concrete dopo la pausa estiva. È la sintesi del vertice fra il ministro della Salute Schillaci, il sottosegretario Gemmato e la delegazione molisana di Fratelli d’Italia (il senatore Costanzo Della Porta, la deputata Elisabetta Lancellotta, il presidente di Palazzo D’Aimmo Quintino Pallante, gli assessori regionali Michele Iorio e Salvatore Micone, il coordinatore regionale Filoteo Di Sandro e il provinciale di Isernia Desio Notardonato).
A margine del confronto che si è svolto ieri a Roma i rappresentanti del partito di Meloni sono rimasti cauti, “istituzionali”. Certo nella nota diramata c’è l’annuncio di azioni che sono allo studio e da mettere in campo. Ma, sarà anche perché il comunicato è estremamente stringato, non sembra troppo roboante l’annuncio: «I vertici della sanità nazionale hanno confermato attenzione massima verso la Regione Molise e la disponibilità, dopo la pausa estiva, a porre in essere tutte le azioni necessarie a superare le criticità esistenti».
Poche parole, comunque chiare. A supporto, le indiscrezioni che si erano fatte strada dopo l’incontro preparatorio del summit di ieri, vale a dire il briefing del 29 luglio fra il ministro, il governatore Francesco Roberti e il rettore dell’Unimol Luca Brunese (che è anche componente del Cda dell’Iss nominato proprio da Schillaci). In quella sede sarebbe stata anticipata una soluzione da “mettere a terra” in autunno. Una misura normativa, in termini di modifiche o deroghe ai criteri troppo stringenti del Balduzzi. Da circa un anno alla revisione del dm 70 sta lavorando una cabina di regia. È dunque verosimile che la novità dell’autunno, per la sanità molisana, possa arrivare proprio dalla conclusione del lavoro della commissione. Ierri la delegazione di Fratelli d’Italia ha ribadito proprio questo: la necessità di superare un ostacolo, il Balduzzi, che per i piccoli numeri del Molise è insormontabile. r.i.