Si rafforza in tutta Italia la rete di sorveglianza diagnostica sul vaiolo scimmie: lo ha reso noto il ministero della Salute, rilevando tuttavia che la situazione è sotto controllo.
«La situazione epidemiologica in Italia al momento è sotto controllo poiché non sono stati accertati casi del nuovo ceppo (clade I) di Mpox. I nostri uffici sono in costante contatto con gli organismi internazionali, per elaborare misure condivise», ha spiegato Mara Campitiello, capo del dipartimento della Prevenzione.
Il ministero della Salute – ha aggiunto – ha attivato i canali operativi con Aifa e Iss per la pianificazione di strategie di contenimento del rischio nell’eventualità di variazione dello scenario attuale; contestualmente si sta procedendo con il rafforzamento della rete di sorveglianza diagnostica su tutto il territorio nazionale».
Campitiello ha osservato inoltre che «la scorta nazionale di vaccini al momento è sufficiente a garantire il fabbisogno e stiamo elaborando una nuova circolare informativa alle Regioni con indicazioni alla popolazione e agli operatori impegnati nei siti di frontiera. Inoltre – ha concluso – è in corso la valutazione dell’istituzione di un tavolo interministeriale di concerto con il ministero degli Esteri, dell’Economia e delle finanze, degli Interni e dei Trasporti per concordare piani operativi di contrasto alla diffusione del patogeno con un approccio strategico organizzato».
Dopo la segnalazione del primo caso di vaiolo in Svezia, se ne sono registrati anche in Pakistan. Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, l’Ecdc, ha invitato a tenere alta la guardia in quanto è altamente probabile che si verifichino in Europa più casi importati della malattia causati dalla nuova variante, chiamata Clade I e diversa dalla Clade IIb responsabile dell’epidemia del 2022 nella Repubblica Democratica del Congo.
La nuova valutazione del rischio da parte dell’Ecdc si basa sull’evoluzione della situazione in Africa, dove l’epidemia si sta estendendo a più Paesi. Il punto di partenza è stata la Repubblica Democratica del Congo (epidemia di due anni fa) dove si sono registrati quest’anno 15.600 casi e 537 decessi.
Alla luce di questa situazione, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato il vaiolo delle scimmie, o mpox, un’emergenza di salute pubblica internazionale. La prevenzione si muove su un doppio binario: da un lato l’importanza di diagnosi corrette e precise, dall’altro le vaccinazioni.

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