Non è vero che l’Asrem ha riaperto i termini dell’avviso per il “Pronto soccorso pediatrico” perché scarseggiano le disponibilità dei medici e i turni non sono coperti. Al contrario, l’azienda di via Petrella «ha riaperto i termini del bando pubblico solo per dare la possibilità ad altri pediatri che, in possesso dei requisiti richiesti, hanno fatto richiesta di essere coinvolti nel progetto assistenziale».
Struttura commissariale e direzione generale della Salute mettono nero su bianco un’interpretazione non autentica – quella solo l’Asrem può farla – ma “informata” di una delibera dell’Asrem che sembra dire altro. Ma è evidente che Marco Bonamico, Ulisse Di Giacomo e Lolita Gallo sanno come stanno le cose.
«Nei giorni scorsi si è diffusa la notizia che il Pronto soccorso pediatrico, attivato con decreto della struttura commissariale 91/2024, presenterebbe problemi di carenza di personale pediatrico.
Una notizia che non corrisponde al vero», si legge nel comunicato diffuso ieri.
Il progetto, che prevede la presenza nei quattro ospedali molisani di pediatri di libera scelta nel fine settimana (quando gli ambulatori sono chiusi) per consulenze e assistenza ai bambini che arrivano in Pronto soccorso, è stato attivato con decreto dei commissari della sanità istruito dalla dg Salute. Partito a luglio, «ad oggi è perfettamente attivo e funzionante e sono già assicurati e coperti i turni per i prossimi mesi di settembre ed ottobre», si legge ancora nella nota giunta da via Genova.
Non c’è carenza di specialisti, anzi, ce ne sono più di quelli che servono a coprire i turni e per dare loro modo di partecipare all’iniziativa è stato bandito un nuovo avviso, facendo salve le disponibilità presentate entro il 10 luglio (la prima scadenza del bando).
Ai pediatri, concludono Bonamico, Di Giacomo e Gallo, «va il nostro ringraziamento per la disponibilità e la sensibilità dimostrate partecipando ad una iniziativa lodevole che trova il consenso di tutte le famiglie molisane».
Ma come si è “originata” la notizia che «non corrisponde al vero», secondo la ricostruzione dei commissari? La delibera della direzione generale Asrem 1251 del 23 agosto scorso nelle premesse, a motivazione della riapertura dei termini, menziona espressamente solo l’eventualità che le domande pervenute fossero poche.
Vale la pena riportare con precisione il testo: «Visto il provvedimento del Direttore Generale n.958 del 20/06/20024 con il quale veniva emesso apposito avviso per la formulazione di un elenco di disponibilità di pediatri per l’adesione al progetto di assistenza pediatrica ambulatoriale, i cui termini sono scaduti il 10 luglio 2024; dato atto che con il su citato provvedimento del direttore generale n.958/2024 l’Azienda si è riservata l’opportunità di riaprire i termini dell’avviso pubblico, qualora le manifestazioni di disponibilità dei pediatri non dovessero risultare sufficienti a coprire i turni; ritenuto di dover provvedere alla riapertura dei termini ad integrazione dell’avviso approvato con provvedimento del direttore generale n.958/2024 e scaduto in data 10/07/2024 (…)». E seguiva il “dispositivo”. La sintesi, quindi, è stata del tutto logica: riaperti i termini perché le adesioni sono state poche.
Un errore, evidentemente, di motivazione dell’atto. A cui i commissari e la direzione Salute hanno messo una pezza.

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