La carenza di personale, medico in particolare ma non solo, nella sanità pubblica molisana tocca punte insostenibili. L’abnegazione dei pochi professionisti in servizio evita disagi e conseguenze gravi ai pazienti ma in alcuni casi siamo da tempo oltre il livello di guardia.
Tra gli specialisti più ricercati, più difficili da reclutare per il Ssn ci sono gli ortopedici. Numerosissime ormai le selezioni attivate dalla direzione strategica guidata da Giovanni Di Santo, ma spesso i concorsi vanno deserti oppure coprono pochissimi posti rispetto a quelli messi a bando. E la coperta si accorcia sempre di più fino ad arrivare a situazioni limite.
Difficilissima quella in cui versa il reparto di Ortopedia del Veneziale di Isernia dove per una settimana, la prossima, pare che sarà in turno solo il primario Enzo Bianchi. Lo riferiscono fonti accreditate. Inutile cercare di avere conferma dal diretto interessato: è un professionista che segue le regole della comunicazione, interna ed esterna, all’azienda sanitaria. Quindi non rilascia dichiarazioni su un tema che coinvolge l’ospedale per cui lavora e l’Asrem. Un tema, poi, molto delicato.
Sembra però che sarà proprio così, dovrà sobbarcarsi turni anche di 24 ore (fra orario ordinario e reperibilità). L’alternativa sarebbe chiudere il reparto, accorparlo. Invece si proverà a resistere magari fermando gli interventi programmati o comunque posticipabili per riuscire a garantire le emergenze.
Abituato al lavoro, anzi appassionato di una professione che di fatto ha “sposato”, Bianchi non ha mai esitato a sopperire ai “buchi” in organico in questi anni. Tra l’altro sempre senza un cenno di lamentela o di polemica in pubblico. E lo farà di sicuro anche stavolta. È evidente, tuttavia, che si tratta di condizioni estreme. È altrettanto evidente che il governo nazionale (finché ancora la cornice delle politiche sanitarie è in mano a Roma) cerchi e trovi soluzioni adeguate per garantire che ortopedici, anestesisti, medici dell’emergenza (Pronto soccorso e 118) siano invogliati a lavorare per gli ospedali pubblici e rispondano ai bandi delle Asl.
A Isernia gli ortopedici del reparto erano sette. Man mano che sono andati in pensione, l’Asrem non è riuscita a rimpiazzarli e ora al Veneziale sono in servizio solo il primario Bianchi e il dottor Bove. Che ha legittimamente chiesto e ottenuto un breve periodo di ferie. Le unità di Ortopedia degli altri ospedali molisani non sono messe meglio di quella di Isernia. E quindi nessuno avrebbe potuto andare a dare una mano a Bianchi (ammesso che sia stata tentata questa strada e che sia praticabile in base alle regole contrattuali in vigore per i medici). È normale una situazione del genere? Se fosse un sondaggio, non una domanda retorica, ci sarebbe un plebiscito per i “no”.

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