Le richieste di ferie, la relativa autorizzazione, lo smaltimento di ore eccedenti, il recupero dell’orario di lavoro dedicato al passaggio delle consegne e alla vestione e svestizione. Tutte queste operazioni, al Cardarelli, ora passano per la via della dematerializzazione. Stop a istanze e via libera su carta, che poi magari si perde. Stop a un modello che nel passato, quando la tecnologia non era quella di oggi, era pure giustificato, ma che al giorno d’oggi sa di anarchia. E complica la vita degli uffici amministrativi dell’Asrem oltre che il legittimo controllo dell’azienda sulle performance dei propri dipendenti.
L’ospedale del capoluogo di regione è il primo a essere stato dematerializzato. Seguiranno, spiega il direttore delle Professioni sanitarie Massimo Romanelli, Termoli e Isernia.
Nelle bacheche del presidio di contrada Tappino è affissa una nota a sua firma destinata al neo responsabile amministrativo degli ospedali Giovanni Farinacci che indica in maniera puntuale la procedura di validazione dei cartellini del personale delle professioni sanitarie. I coordinatori dei reparti (i cosiddetti caposala) validano i cartellini di ogni singolo dipendente (dell’unità operativa) e li inviano per il controllo preventivo alla responsabile di funzione delle professioni sanitarie dell’ospedale. Solo dopo il suo via libera i dati (ferie, permessi eccetera) possono essere caricati sul sistema aziendale da parte degli uffici amministrativi. «In questo modo è tutto tracciato, semplicemente», sottolinea Romanelli.
Nella nota c’è una postilla (e un relativo allegato) che stuzzica la curiosità del cronista. Attenzione, chiosa Romanelli, i minuti dedicati alla vestizione a inizio turno e alla vestizione a fine turno oltre che al passaggio delle consegne al collega che arriva non danno diritto a straordinario o orario eccedente. Quindi non possono essere “caricati” in maniera inappropriata sul badge. Per esempio timbrando l’uscita alle 14.10 se il proprio turno termina alle 14. Quel tempo è considerato dal contratto tempo di lavoro ordinario. L’allegato riproduce l’articolo 43 del contratto integrativo aziendale per il comparto, firmato coi sindacati qualche mese dopo l’arrivo di Romanelli da Bologna all’Asrem. Chi rispetta le previsioni sulla vestizione e il passaggio di consegna recupera i minuti così accumulati con un giorno di riposo, deciso dal coordinatore del reparto.
«Guardi, nulla di straordinario – conclude Romanelli – stiamo mettendo solo un po’ di ordine applicando il contratto».
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