Da lunedì sarà operativo in Molise il primo investimento del Pnrr Salute portato a termine dall’Asrem. Al via dal 30 settembre, infatti, il lavoro delle Cot. In totale tre, una per ogni distretto: le sedi a Venafro, Bojano e Termoli.
Si tratta di strutture snelle, poco personale e tanta information technology. Un coordinate e tre infermieri per ciascuna Centrale garantiranno il coordinamento della presa in carico di pazienti che vengono dimessi dagli ospedali per essere poi assistiti – ad esempio – in Rsa, centri di riabilitazione o domiciliare. E dei malati che, al contrario, verranno indirizzati in un reparto oppure in Rsa per terapie che non sono erogabili a casa.
Un ruolo fondamentale, quello che il Pnrr Salute ha riservato alle Centrali operative territoriali. Con i fondi stanziati l’azienda sanitaria regionale ha acquistato gli arredi e i servizi di allestimento delle sedi e una piattaforma telematica a cui affluiranno tutti i dati degli altri applicativi utilizzati.
Per quanto riguarda le cosiddette “dimissioni protette” (dall’ospedale verso centri territoriali), il medico del reparto ospedaliero inserirà nella cartella clinica informatizzata una serie di valutazioni utili a garantire la presa in carico di un determinato paziente e la prescrizione del setting assistenziale di cui ha necessità (domiciliare, Rsa, riabilitazione). I dati verranno letti nella centrale operativa territoriale competente che curerà che il trasferimento sia veloce e rispondente alla prescrizione. Un sistema di alert permette agli operatori della Cot di monitorare il ritardo e, quindi, intervenire, per sbloccare la situazione.
Alla Centrale possono rivolgersi anche i medici di base, chiamando un numero di telefono che l’Asrem sta comunicando in queste ore (un numero per ogni Cot) e segnalando la necessità di un proprio assistito di essere trasferito in ospedale o in una Casa della Salute, per esempio, con l’indicazione della patologia e del fabbisogno terapeutico.
Dunque, le Cot sono il perno della medicina di prossimità. Le linee guida nazionali per la realizzazione della sanità territoriale sono contenute nel dm 77. Ogni Asl ha però regolamentato le proprie Centrali con documenti di organizzazione elaborati in base alle peculiarità del territorio di riferimento e del modello aziendale.
In Molise, le direttive sono contenute nella delibera 1327 del dg Giovanni Di Santo (firmata anche dai direttori sanitario e amministrativo, Bruno Carabellese e Grazia Matarante) che ha approvato il modello redatto da un gruppo di lavoro e sottoposto alla condivisione e approvazione da parte dei direttori dei distretti. La Cot, spiega l’Asrem nel provvedimento, è un modello organizzativo che svolge la funzione di coordinamento della presa in carico della persona e raccordo tra servizi e professionisti coinvolti nei diversi setting assistenziali: attività territoriali, sanitarie e sociosanitarie, ospedaliere, e dialoga con la rete dell’emergenza-urgenza e con il numero unico regionale 116 117.
L’attività è rivolta a tutti gli attori del sistema sociosanitario, personale distrettuale e ospedaliero, che possono richiederne l’intervento: Medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, medici di continuità assistenziale, medici specialisti ambulatoriali interni, e altri professionisti sanitari presenti nei servizi aziendali e distrettuali, nonché personale delle strutture di ricovero intermedie, residenziali e semiresidenziali, dei servizi sociali e dei comuni.
Dal 30 settembre, termine fissato dal Pnrr, si parte. Il documento sarà sottoposto a revisione quindicinale per verificare, ad esempio, ulteriori compiti da affidare al personale. Alle linee guida regionali hanno lavorato Raffaele Malatesta (direttore dei Servizi informatici che ha istruito anche la delibera), Francesco Nicotra (Controllo e gestione), Gabriella Ruzzi (Risk manager Asrem), Mariateresa Pilla e Lucia Di Nucci (dirigente dei Servizi informatici).

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