Il timing previsto dal Pnrr Salute è stato rispettato: da, ieri, 30 settembre in Molise sono in attività tre centrali operative territoriali.
Insieme al potenziamento dei macchinari destinati alla prevenzione del cancro, di cui pure ieri mattina si è parlato in Asrem, quello sulle Cot è il primo investimento a valere sulla Missione 6 del Piano nazionale di ripresa e resilienza a tagliare il traguardo in regione.
La centrale operativa territoriale, ha ricordato la direttrice del distretto di Campobasso Tiziana Scellini aprendo la conferenza stampa in via Petrella, «è uno dei cardini del decreto ministeriale 77 (il regolamento dei servizi territoriali così come il dm 70 lo è per quelli ospedalieri, ndr) che vede il territorio al centro dell’attività assistenziale». Realizza, ha aggiunto, «il coordinamento di tutto il percorso dall’ospedale o verso l’ospedale. Il ruolo della Cot è supervisionare da un tempo zero la concreta presa in carico e anche i tempi entro cui si realizza».
Termoli (vecchio ospedale in via del Molinello), Bojano (nel poliambulatorio) e Venafro (ospedale di comunità Ss Rosario): queste le sedi delle tre Cot attive da ieri. Per ogni centrale la dotazione organica è di quattro infermieri, di cui un coordinatore. A supporto, una piattaforma informatica «che gestisce la transizione di setting assistenziale, dall’ospedale a una Rsa o viceversa dal domicilio o da una struttura territoriale in un reparto. Abbiamo iniziato da oggi con le dimissioni protette e ai medici di base abbiamo comunicato che le Cot sono a loro disposizione».
Le Centrali vengono dunque attivate dagli ospedali, dai medici di famiglia, dalle strutture territoriali. Ogni volta che una persona, già in carico al Ssn perché ad esempio ricoverato in una Chirurgia o che deve essere presa in carico, entra in gioco la Cot. Il cui personale non monitora solo da computer quel che accade ed emette un alert se non sono rispettati i tempi. Ma, ha spiegato in parole povere il dg Asrem Giovanni Di Santo, chiama le strutture accreditate per la riabilitazione quando dal Cardarelli sia stata formalizzata la scheda per la dimissione protetta di un paziente che ne ha bisogno. O, al contrario, chiama l’ospedale se un medico di base segnala la necessità di ricovero per un proprio assistito.
Si tratta, dunque, di una cabina di regia, utile di sicuro ad alleggerire la pressione sui reparti ospedalieri – ha sottolineato la direttrice amministrativa Grazia Matarante – e che funzionerà in base a un modello organizzativo costantemente verificato e sottoposto a revisione. Tra i compiti degli operatori Cot anche la presa in carico nei servizi socio-sanitari.
Una nova pagina per la sanità molisana, l’ha definita senza mezzi termini il dg Di Santo. «Una nuova pagina per la quale ringrazio tutta la squadra che ci ha lavorato. Le Cot sono essenziali per la giusta collocazione del paziente, per individuate il setting giusto nei tempi e nei modi giusti. Per attivarle sono stati utilizzati fondi dedicati dal Pnrr e probabilmente siamo tra le prime regioni d’Italia ad aver raggiunto l’obiettivo ministeriale, Abbiamo individuato e adeguato degli spazi idonei ad accogliere le Centrali operative ed attivato le infrastrutture per consentire le attività di telemedicina. Un lavoro frenetico, reso possibile grazie alla piena e sinergica collaborazione dei nostri professionisti, volto a garantire, sempre e comunque, certezza e sicurezza delle cure».
Ieri mattina, mentre in Asrem si svolgeva la conferenza stampa, a Termoli il taglio del nastro formale (alla presenza del direttore sanitario di via Petrella Bruno Carabellese). A Bojano e Venafro i vertici dell’azienda si recheranno in visita nei prossimi giorni.

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