L’inversione di tendenza adesso emerge anche nei numeri che più contano per una Regione sottoposta a commissariamento: vale a dire quelli economici e finanziari.
L’Azienda sanitaria del Molise ha chiuso l’esercizio 2023 con una perdita di 45,6 milioni di euro, in diminuzione rispetto all’esercizio precedente (61 milioni). Una riduzione di 15,4 milioni (per avere un’idea la metà della quota premiale relativa agli anni 2015-2016, sbloccata dal tavolo tecnico qualche mese fa per il raggiungimento degli adempimenti da parte della struttura commissariale e della direzione Salute della Regione).
Come tutti gli anni in cui si avvicendano le governance, il 2023 non è stato un anno semplice. Anche perché il cambio della guardia ha interessato non solo l’azienda di via Petrella ma anche Palazzo Vitale. A scegliere il dg Giovanni Di Santo è stato, infatti, a settembre scorso l’allora neo governatore Francesco Roberti. Prima, lunghi mesi di ordinaria amministrazione.
Pochi mesi alla nuova direzione strategica però sono bastati a rimettere qualcosa sul giusto binario. Il direttore commenta il risultato evidenziando «il grande lavoro di squadra» all’interno dell’azienda. Evidente che, oltre alla minore spesa per il personale (dato non entusiasmante perché testimonia la difficoltà di reclutare medici e operatori), qualche misura di contenimento dei costi e miglioramento dell’efficienza era già stata avviata dai dirigenti dei settori. Manovre che poi, con l’arrivo della nuova direzione strategica, sono state raffinate, implementate e messe in campo. «Abbiamo lavorato da subito su due obiettivi principali: il miglioramento dei servizi e sostenibilità economica. I risultati che stiamo commentando sono i primi frutti di un lavoro alacre e corale. Abbiamo poi proseguito – ancora Di Santo – con una rimodulazione dei servizi, una riorganizzazione del personale, l’attivazione del controllo di gestione. Nel rispetto del mandato ricevuto dal presidente Roberti e perseguendo la priorità dell’equilibrio di bilancio, a cui naturalmente tendiamo».
Nella relazione allegata al bilancio, alcuni elementi di valutazione dei risultati economici (tra le riduzioni più consistenti quella della spesa per beni non sanitari, scesa del 69%).
«Anche l’esercizio 2023 – si legge nel documento – è stato connotato da un contesto di estrema incertezza a causa della mancata definizione degli indirizzi programmatici a livello regionale e, dunque, dell’assetto definitivo della sanità molisana, non essendo stato varato il principale ed essenziale strumento di programmazione contenente le linee guida per il perseguimento del riequilibrio economico e finanziario del sistema sanitario regionale e del miglioramento della qualità e della fruibilità dell’assistenza sanitaria (Programma operativo)».
Il Programma operativo 2023-2025 è stato infatti adottato con decreto del commissario ad Acta il 3 maggio 2024. Altri elementi che hanno caratterizzato l’esercizio 2023, interessando la governance regionale, gli avvicendamenti all’interno della struttura commissariale e della stessa Asrem.
Solo a settembre 2023 con la nomina di Giovanni Di Santo alla direzione generale e successivamente di Bruno Carabellese e Grazia Matarante, rispettivamente al vertice della Direzione sanitaria e amministrativa, è stato ricostituito il vertice aziendale.
«I fattori che hanno maggiormente inciso sulla possibilità per l’Azienda di conseguire gli obiettivi di risanamento ed equilibrio gestionale nel corso del 2023 – si legge nelle conclusioni della relazione – sono rappresentati dall’assenza di governance a livello aziendale e dalla mancata tempestiva adozione del Programma operativo 2022-2024. Tali criticità si sono aggiunte ad una situazione già complessa e precaria, sia dal punto di vista organizzativo che gestionale. I risultati della gestione dell’esercizio 2023, in continuità con gli esercizi precedenti, hanno evidenziato come l’Azienda soffra di elementi di debolezza strutturali che si ritiene possano essere affrontati in primis con interventi straordinari di natura programmatoria e gestionale, ai quali l’attuale direzione strategica contribuirà assicurando ogni necessario impegno».

r.i.

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