È stato definitivamente approvato il piano di interventi dell’Asrem per la lotta alla povertà sanitaria.
Le misure, che saranno attuate attraverso una copertura finanziaria pari a circa 3 milioni (2 milioni e 946mila euro), hanno avuto via libera dall’Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà. Sostanzialmente prevedono la presa in carico delle persone in vulnerabilità socio-economica attraverso il rafforzamento dei servizi sanitari e socio-sanitari che ne rendano più equo l’accesso. «Puntiamo a intercettare i più deboli e fragili, gli ultimi, per portare loro le cure che altrimenti non potrebbero permettersi per vari motivi», il commento a Primo Piano del dg dell’azienda di via Petrella Giovanni Di Santo.
Tre in particolare gli interventi: attivazione di una clinica mobile con équipe sanitaria che si recherà per alcuni giorni a settimana (ogni 2-3 giorni con un’auto aziendale) presso i comuni della regione più distanti dai principali centri di erogazione dei servizi sanitari (Termoli, Campobasso e Isernia) per intercettare la popolazione che versa in condizioni di disagio e non riesce ad accedere ai servizi medico-specialistici. Per le stesse finalità è prevista un clinica mobile odontoiatrica.
Il terzo intervento riguarda l’attivazione di tre ambulatori di prossimità “hub” presso i Distretti sanitari di Campobasso, Isernia e Termoli a cui si potrà rivolgere la popolazione target del programma per l’erogazione di medicina specialistica e farmaci di fascia C. Una volta a regime gli ambulatori saranno spostati presso le rispettive Case della Comunità.
Dalla scheda del progetto allegata alla delibera 1419 del dg Asrem Giovanni Di Santo (firmata anche dai direttori sanitario e amministrativo Bruno Carabellese e Grazia Matarante) è possibile capire di più nel dettaglio.
L’equipe della clinica mobile sarà composta da un medico internista con attestato di ecografista (o dentista nel caso di quella odontoiatrica) in regime part-time; un autista sempre part-time; un Oss, un mediatore culturale e un infermiere di comunità tutti a tempo parziale. Per Campobasso e Isernia ci sarà anche una iniziativa dedicata alla comunità rom che, anche essendo diventata da anni stanziale – si legge nella scheda –, «risulta ancora, in parte, restia a recarsi ai servizi sanitari tradizionali». L’equipaggio raggiungerà inoltre, in accordo con gli Ambiti sociali, gli accampamenti di fortuna che sorgono, soprattutto, durante la stagione di raccolta degli ortaggi nel basso Molise per intercettare la popolazione cosiddetta “invisibile”. Un servizio sociosanitario puro.
«Il progetto, elaborato e già in grande parte definito in collaborazione con la struttura commissariale e la Regione, ci consente di andare anche oltre il concetto di prossimità, che vuol dire portare l’assistenza sul territorio, e quindi curare gli ultimi. Mi preme anche menzionare e ringraziare – ancora il dg Di Santo – tutta la squadra che ha lavorato al progetto in Asrem e il dottor Antonio Petrone al quale abbiamo affidato la responsabilità».
r.i.

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