Un dato talmente evidente che è facile prevedere il dibattito (almeno si spera anche per le implicazioni sui criteri di accreditamento dei servizi salvavita) che ne scaturirà. In Molise, rivela uno studio dell’Agenas, il 21,1% della popolazione – a spanne 61mila persone – non riescono a raggiungere un Pronto soccorso entro 30 minuti. In Italia sono 3,4 milioni di abitanti.
Il risultato dell’analisi pubblicata ad aprile scorso dall’Agenzia per i servizi sanitari regionali è stato valorizzato nel Rapporto civico sulla salute di Cittadinanzattiva presentato ieri al Ministero.
L’accesso ai servizi di emergenza urgenza – valutato in base alle specificità dei territori e all’organizzazione dell’assistenza ospedaliera – rappresenta una delle criticità evidenziate dal Rapporto dell’associazione.
Sono, dunque, circa 3,4 milioni gli italiani che non riescono a raggiungere entro mezz’ora un reparto di Pronto soccorso. In Molise, il 21,1% della popolazione. Va peggio solo ai lucani (in Basilicata la percentuale sale al 37,8%) e in Valle d’Aosta (47%).
Il fenomeno della difficoltà a raggiungere un presidio di Pronto soccorso – si legge nel report – «chiaramente si fa più evidente per le popolazioni residenti in aree interne che vivono più di altre l’assenza di servizi sul territorio e una orografia che rende difficili gli spostamenti». In Molise questa difficoltà riguarda il 7,94% degli abitanti. In Basilicata (in questo caso al vertice della classifica), il 32,5%.
Lo studio presentato da Agenas – rileva Cittadinanzattiva – indica una proiezione interessante in merito al futuro sviluppo del Dm 77 e al modo in cui la difficoltà a raggiungere i presidi di emergenza urgenza potrà trovare una risposta. Spesso l’accesso ai Ps è impprio, il paziente potrebbe essere più adeguatamente assistito in strutture a media e bassa complessità assistenziale. Le Case della Comunità, finanziate dal Pnrr, rappresentano la risposta, il luogo giusto per gestire la domanda di prestazioni in urgenza moderata sul territorio.
Criticità si riscontrano nel 118. C’è un indicatore “core” del Nuovo sistema di garanzia dei Livelli essenziali di assistenza che monitora il tempo di risposta alle richieste di intervento e, anche in questo caso, le differenze regionali sono notevoli. La media nazionale è di 19 minuti, in Molise erano 20 nel 2019, 22 nel 2020 e 21 nel 2022.

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