Da candidato con le carte in regola per dirigere l’Asrem (nel 2020 era il primo nella graduatoria stilata dalla commissione incaricata di valutare gli idonei ma preferì restare in Abruzzo dove da poco era stato chiamato dal governatore Marsilio) a tenace avversario dell’attuale dg di via Petrella che però gli ha sfilato il fiore all’occhiello dell’ospedale di Vasto. Adesso “nemico che fugge” a cui riservare quindi “ponti d’oro”? Thomas Schael, dg dell’Asl teatina, starebbe per lasciare Chieti e tornare in Piemonte – dove anni fa era stato inviato dall’Agenas per far quadrare i conti della sanità – per guidare a Torino la Cittadella della Salute, azienda ospedaliera da diecimila dipendenti, fra le più grandi d’Italia.
Il manager tedesco – noto per il talento e il rigore nella gestione, anche in verità per un carattere spiccato e non facile – pare che in queste ore abbia lavorato per calmare le acque e diminuire l’impatto sull’organizzazione delle indiscrezioni circolate da giorni. Ma il crisma della “quasi ufficialità” sul suo trasferimento lo ha messo ieri mattina La Stampa, con l’articolo di Alessandro Mondo sulle nomine imminenti al vertice delle Asl piemontesi. Per la Cittadella, l’assessore meloniano alla Sanità Riboldi ha scelto Schael.
Da quando a capo dell’Asrem c’è Giovanni Di Santo pare che fra i due sia nato un rapporto di sfida continua, di grande rispetto certo, ma anche sana competizione. Schael “ha attaccato” con l’ok al nuovo ospedale di San Salvo, il medico di Benevento voluto da Roberti a capo dell’azienda sanitaria unica molisana ha risposto con un concorso che ha convinto Vincenzo Biondelli – grande produttore di mobilità attiva per l’Abruzzo e passiva per il basso Molise – a lasciare il San Pio e tornare nella sua Termoli e dirigere il reparto di Ginecologia e il Punto nascita del San Timoteo.
Se le informazioni della Stampa saranno confermate dagli incarichi attesi per la prossima settimana i due dg si lasceranno comunque indubbiamente senza rancore. E non perché è Natale. Ma perché “a nemico che fugge ponti d’oro”…
ritai

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