Anche per il 2025 la priorità della sanità pubblica resta l’abbattimento delle liste d’attesa per visite ed esami. E l’allineamento delle gestione in modo da non dover rincorrere ancora a lungo l’obiettivo dei tempi previsti dalle norme.
Il ministro della Salute Schillaci ha di nuovo incalzato (o strigliato) le Regioni: devono fare di più. Piccata la replica di alcuni governatori (per esempio il democratico Giani che guida la Toscana). Nessuna risposta da altri. I territori fanno comunque i conti con la necessità di migliorare le performance. Dal Capo dello Stato, nel suo discorso di fine anno, il richiamo a un dato di fatto impossibile da smentire: troppe persone, anche per i tempi della sanità pubblica, rinunciano a curarsi.
La prima delibera della direzione generale dell’Asrem del 2025 si muove nella direzione del miglioramento e dell’efficacia del sistema di prenotazioni (che pure incidono sulla corretta risposta al fabbisogno degli utenti). Come richiesto qualche settimana fa dal direttore del Sistema Informatico Raffaele Malatesta, è stato approvato il potenziamento del Cup per meglio presidiare in particolare alcune attività precisamente individuate. Quindi: la definizione delle agende, il coordinamento del back office e del front office, l’attivazione di un canale di back office per i centri privati (le cui agende sono nel Cup o stanno per transitarvi), il monitoraggio del comportamento al front office (per lui l’Asrem individuerà in autonomia una risorsa ad hoc), il rafforzamento del call center e l’aumento degli orari di sportello. Nove operatori in più, due coordinatori scelti dall’appaltatore, un “controllore” che l’azienda sanitaria sceglierà attraverso una selezione a tempo determinato. Questo il fabbisogno in termini di personale descritto analiticamente nella nota di Malatesta che poi la dirigente dell’Acquisizione di beni e servizi Tiziana Simone ha rappresentato alla ditta Cns che gestisce il Cup.
Con la delibera del dg Giovanni Di Santo del 2 gennaio scorso è arrivato il via libera all’ampliamento contrattuale (del valore di 251mila euro) che comprende anche licenze software e hardware. La spesa, precisa il provvedimento, trova copertura nelle «risorse trasferite da parte della Regione Molise (protocollo n. 86994/2024) vincolate “all’efficientamento dei Sistemi Cup”- Fondo dell’Implementazione e ammodernamento delle Infrastrutture tecnologiche legate ai sistemi di prenotazione elettronica per l’accesso alle Strutture Sanitarie (articolo 1, comma 150 Legge 30 dicembre 2018, n. 145».