A poche ore dalla fine del 2024, rispettivamente il 30 e il 31 dicembre, l’Asrem e la Gestione sanitaria accentrata della Regione (indicata solitamente con l’acronimo Gsa, è la sezione finanziaria della Direzione generale Salute) hanno approvato e pubblicato il bilancio di previsione per il 2025.
L’azienda di via Petrella guidata da Giovanni Di Santo chiuderà l’esercizio 2025 con un disavanzo stimato di 37,6 milioni.
Gli obiettivi e le criticità sono illustrati nella relazione del dg. «Con decreto del commissario ad acta n.79 del 3/05/2024 è stato approvato il Programma Operativo 2023-2025», riepiloga il documento.
«Gli obiettivi che l’Asrem intende perseguire nell’esercizio 2025 sono riconducibili a tale atto di programmazione, ovvero implementare il processo di riqualificazione del sistema di assistenza sanitaria anche alla luce delle specifiche azioni da realizzare nel triennio in attuazione della Missione 6, Componenti 1 e 2 del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). In particolare, tra gli obiettivi aziendali prioritari vi sono la prosecuzione delle azioni rivolte alla riorganizzazione delle attività territoriali, lo sviluppo delle attività ospedaliere con l’offerta di nuove e più qualificate specialità e il miglioramento continuo della qualità dei servizi resi. In sintesi, i risultati che l’Azienda si prefigge si riferiscono ad una riqualificazione dell’offerta assistenziale unitamente al perseguimento di una migliore efficienza nella gestione delle risorse, senza peraltro pregiudicare la piena assicurazione dei Lea. In un momento di crisi quale quello che sta attraversando la sanità, sia a livello nazionale che regionale, non si è ritenuto – scrive Di Santo nella relazione – di dover applicare esclusivamente misure di contenimento dei costi ma si è deciso di investire in progetti di miglioramento continuo della qualità dei servizi e di perseguimento di migliori standard assistenziali in particolare attraverso il reclutamento di personale, l’investimento più rilevante che comporterà l’incremento maggiore nelle voci di costo rispetto all’anno precedente. Una dotazione organica adeguata in ogni ambito (staff, apparato tecnico-amministrativo, centri di produzione e di erogazione dei servizi) è condizione indispensabile per il perseguimento degli obiettivi come sopra declinati. Nel Bilancio di previsione 2025 il costo del personale è stato stimato sulla base del Piano del fabbisogno del personale 2024-2026 adottato con deliberazione n.1768 del 27/12/2024, considerando un incremento per nuove assunzioni nell’anno 2025 pari al 70% del programmato nel predetto piano».
Per «garantire il perseguimento dell’equilibrio economico finanziario le azioni previste riguardano principalmente il controllo della spesa per acquisti di beni sanitari, soprattutto attraverso il costante monitoraggio della spesa farmaceutica tale da consentire la razionalizzazione e il miglioramento dell’economicità e dell’efficacia della gestione logistica dell’approvvigionamento, dello stoccaggio e della distribuzione/somministrazione dei prodotti farmaceutici e dei dispositivi medici. Analogamente, si provvederà al controllo nell’erogazione dei servizi non sanitari, con l’obiettivo di razionalizzazione dell’utilizzo degli stessi». Tuttavia non saranno completamente superate le «ben note diseconomie gestionali aziendali, pur delineando rispetto al bilancio di previsione 2024 la significativa riduzione di un terzo della perdita di esercizio prevista. A tale proposito si rimanda alle annunciate iniziative di carattere strutturale finalizzate al sostegno del Ssr auspicandone l’efficacia anche in termini di rideterminazione del finanziamento all’Azienda».
La manovra finanziaria nazionale, come è noto, ha stanziato 45 milioni per il 2025 e altrettanti per il 2026 destinati a ridurre il disavanzo della sanità molisana. E, sempre a partire dall’anno appena iniziato, nella ripartizione del Fondo nazionale al Molise saranno assegnati 20 milioni in più in ragione delle sue caratteristiche orografiche e demografiche.
La Gsa punta a confermare invece il “segno più” che già da qualche anno caratterizza il suo conto economico. Diciotto milioni di saldo positivo (18,8 per la precisione che sterilizzando una quota analoga del deficit Asrem porterebbero il disavanzo complessivo a meno di 20 milioni) che sono il risultato, sempre in termini di stime, di 246,5 milioni di ricavi della produzione e 227,7 milioni di costi. Il saldo di mobilità in quota alla Direzione Salute di cui è dg Lolita Gallo è pari a 20 milioni (frutto delle prestazioni di Neuromed e Responsible ai pazienti extraregionali), quello maturato dall’Asrem invece pari a 5 milioni.
ppm

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