Comincerà il prossimo 2 aprile il processo a carico dell’ex dg dell’Asrem Oreste Florenzano per omissione di atti d’ufficio. La vicenda riguarda la mancata erogazione di terapie a minori affetti da autismo e, contestualmente, il mancato rimborso ai familiari delle spese sostenute per effettuare la riabilitazione in centri privati, nonostante sentenze favorevoli della magistratura civile.
Il giorno dopo il rinvio a giudizio disposto dal gup del Tribunale di Campobasso nei confronti del manager napoletano che ha guidato l’azienda sanitaria dal 2020 al 2023, il presidente dell’associazione “Le ali” – Autismo Molise Vincenzo Germano sottolinea la «particolare coincidenza». In quella data infatti ricorre la “Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo istituzionalizzata nel 2007 dall’Assemblea Generale dell’Onu. «Ricorrenza per richiamare l’attenzione di tutti sui diritti delle persone nello spettro. L’obiettivo della giornata è quello di far luce su questa disabilità, promuovendo la ricerca e il miglioramento dei servizi», sottolinea Germano.
Quindi, il presidente dell’associazione ripercorre le tappe. Dopo aver avuto la privazione del diritto alla cura e alla salute, i genitori dei bambini autistici si sono rivolti al Tribunale civile e al Giudice penale. Il Tribunale di Campobasso, con ordinanza del settembre 2020, stante il rifiuto della Asrem, ha disposto la necessità di assistenza terapeutica Aba per i bambini affetti da autismo (terapia che rientra nei livelli essenziali di assistenza e ha condannato l’Azienda di via Petrella a erogare in via diretta le prestazioni o a rimborsare i costi sostenuti dai genitori per garantire ai minori l’assistenza terapeutica Aba presso altre strutture. Ma l’Asrem non ha dato attuazione al provvedimento giudiziario. Quanto alla presa in carico diretta, ha dichiarato di non avere sufficiente personale presso la struttura competente, riepiloga ancora l’Associazione Autismo Molise – e non ha rimborsato «le ingenti spese sostenute dai genitori presso le strutture private che erogavano il servizio». Per questo, i genitori hanno adito nuovamente il Tribunale del capoluogo affidandosi allo studio Legale Iacovino & Associati per far valere i propri diritti. Il Tribunale ha condannato l’azienda sanitaria a rimborsare le spese sostenute.
Allo stesso tempo le famiglie hanno dato mandato agli avvocati Vincenzo Iacovino, Vincenzo Fiorini, Antonino D’Ascenzo e Massimo Romano per valutare gli eventuali profili di illiceità penale e, nel caso, individuare i possibili responsabili e procedere nei loro confronti.
Il gup Roberta D’Onofrio, dopo ammesso la costituzione di parte civile dei genitori dei minori affetti da autismo e coinvolti nella vicenda, ha deciso il rinvio a giudizio per Florenzano e fissato la prima udienza al 2 aprile.
L’ex direttore di via Petrella è difeso dall’avvocato Mariano Prencipe. «Una vicenda molto complessa, che investe rami del diritto sanitario, ambiti poco battuti dalla magistratura ordinaria – il commento di Prencipe – Il momento del processo è, a mio avvisto, quello in cui tutto verrà chiarito. Per il dottor Florenzano questo il decimo procedimento, tutti gli altri nove si sono conclusi con assoluzioni o archiviazioni. Confidiamo davvero che il processo possa essere il momento in cui questa vicenda molto triste potrà essere definitivamente chiarita».
ppm