Approfondimento e confronto coi colleghi campani. Sabato a Campobasso, nella sede del collegio Ipasvi guidato da Mariacristina Magnocavallo, una full immersion nella teoria e nella pratica per l’inserimento dei Picc ecoguidati. Un evento formativo che ha riscosso successo fra gli addetti ai lavori.
L’obiettivo dichiarato dell’iniziativa era l’accrescimento della preparazione degli infermieri molisani, sia quelli che operano negli ospedali che quelli impegnati sul territorio, che ricoprono un ruolo chiave all’interno del sistema sanitario regionale essendo in prima linea nei processi assistenziali. Durante i lavori c’è stata anche l’occasione per un plauso agli infermieri molisani impegnati assieme ad altri colleghi, in rappresentanza dell’Italia, nel progetto inserito nel programma ‘Erasmus plus’ finanziato dalla Comunità europea. Il progetto è iniziato nel 2016 e si concluderà nel 2019. Diversi i Paesi europei coinvolti, alcuni dei quali, come Gran Bretagna, Malta, Norvegiae Finlandia, presenti con più università per un totale di 10 team. L’Unimol, con il suo referente Antonio Muccino, è l’unica università italiana ad essere presente.
Sviluppare competenze pedagogiche e tecniche comunicative per aumentare le competenze tecniche e pratiche dell’infermiere: questo uno degli obiettivi principali dell’Erasmus plus. Una mission descritta nel loro intervento all’evento Ipasvi da Laura Massini e Cristina Niro, due infermiere tutor che sono state inserite in questo progetto di grande portata. Il confronto con altre realtà europee è dunque un’occasione di crescita professionale unica per gli infermieri che potranno prepararsi ancora meglio alle sfide del cambiamento in una professione in rapida evoluzione.
L’assistenza infermieristica è un tassello importante nell’ambito della prestazione globale che viene erogata al paziente, soprattutto in un contesto epidemiologico caratterizzato da patologie croniche, invalidanti e degenerative il cui trattamento prevede, oltre ai piani terapeutici, anche e soprattutto un cambiamento degli stili di vita potenzialmente nocivi e quindi il rafforzamento di abitudini corrette. Le competenze pedagogiche acquisite con il progetto europeo consentiranno di migliorare anche quelle cliniche dell’infermiere.