La verifica sui punti nascita posticipata a fine 2017: il Veneziale può recuperare (e il San Timoteo assicurare meglio il risultato). E, per quanto i conti siano meno importanti della qualità delle cure, la notizia migliore dal tavolo tecnico che si è riunito ieri arriva su quel fronte. I dirigenti dei ministeri di Economia e Salute hanno giudicato positivamente il percorso di copertura del debito sanitario: a Palazzo Chigi invieranno la richiesta di sancire la cessazione della carica di commissario ad acta attribuita al presidente della Regione per quel particolare compito. Un primo puntello certo verso l’uscita dal piano di rientro. Ultimo, ma non meno importante, lo sblocco di risorse per complessivi 28 milioni.
Bottino sostanzioso per il governatore Paolo Frattura (che condivide con la nuova dg Salute Gallo evidenziando che per lei non poteva esserci «migliore battesimo»). Lui stesso sintetizza soddisfatto: «Oggi per la sanità molisana importantissimi riconoscimenti dal tavolo tecnico». Riferisce nel dettaglio che è stato «confermato il posticipo al 31 dicembre 2017 per la verifica dei dati per i punti nascita, così come previsto nel Programma operativo: è uno slittamento molto significativo convinti come siamo che la prossima individuazione del dirigente medico di reparto, con la riorganizzazione del servizio, possa recuperare e limitare la mobilità passiva che ancora registriamo».
Inoltre, approvato il piano regionale per residenze sanitarie assistenziali e riconosciuta la validità delle attività per il rischio clinico ospedaliero a garanzia della sicurezza dei pazienti e degli operatori sanitari. Giudizio positivo anche per le politiche di governance per la spesa farmaceutica in termini di appropriatezza prescrittiva.
Dal punto di vista economico-finanziario, «il tavolo – prosegue Frattura – ha valutato positivamente l’attività commissariale che abbiamo svolto per la copertura del disavanzo: abbiamo portato a compimento il mandato per l’accesso al prestito destinato al pagamento del debito sanitario ai sensi del dl 35/2013. Il ministero dell’Economia adesso lo comunicherà al Consiglio dei ministri per la relativa cessazione del compito che mi è stato assegnato dal governo il 18 maggio 2015».
Disco verde pure per le azioni e gli adempimenti previsti per il 2016 dal Programma operativo straordinario. «Un traguardo, questo, che ci fa guadagnare l’erogazione del 50% della quota prevista dalla Legge di stabilità 2014, pari a 20 milioni di euro», evidenzia Frattura. Che aggiunge: «Con il superamento degli adempimenti Lea 2013 abbiamo sbloccato anche la quota premiale pari a 8 milioni di euro. Una svolta davvero importante per la sanità: è stata riconosciuta e premiata la qualità del nostro intervento di riforma».
L’obiettivo condiviso con «il gruppo dirigente regionale» è arrivare «quanto prima a un servizio sanitario efficiente, appropriato e sostenibile, il solo che intendiamo offrire a tutti i cittadini molisani». La stoccata a Ruta e Leva, che lo hanno accusato di aver liquidato la sanità pubblica (il caso ha voluto poche ore prima di una seduta dei tecnici che invece gli ha sorriso) è il dulcis in fundo: «Continuare così è davvero l’unica maniera seria per non consentire a nessuno di liquidare la nostra sanità. Le belle parole e i buoni principi di sicuro fanno scena, ma spesso si rivelano slogan fumosi, ancora di più se provengono da consapevoli rappresentanti parlamentari».