Dalle 16.30 di domani in piazza Municipio a Campobasso la manifestazione per la Giornata europea di mobilitazione ‘La salute non è una merce’. Ieri pomeriggio in Comune a Campobasso – una delle amministrazioni che insieme a quelle di Isernia e Termoli – il Forum ha presentato l’iniziativa, illustrandone le ragioni molisane.
«In tutta Europa c’è un attacco violento a sanità pubblica, si sta cercando di trasformare la sanità come quella americana, con le assicurazioni. Ma non potranno curarsi i più deboli, i poveri, i malati cronici. Andremo a riformare l’elenco dei poveri, che avranno diritto all’assistenza statale per quella che è e chi se lo può permettere sarà assistito», così il presidente del Forum Italo Testa. In Molise, ha aggiunto, «la sanità è stata quasi totalmente smantellata, gli ospedali sono stati chiusi o svuotati di personale». Di questo passo, ha ribadito, si arriverà alla «privatizzazione convenzionata e poi alla libera attività sanitaria». Con il presidente Frattura il fronte resta aperto: «Non ci fa leggere gli atti, da che è cominciata questa iacovella del Pos molisano tutto è rimasto sotto silenzio.
Abbiamo potuto leggere l’ultimo piano, che poi è diverso da quello che si sta facendo adesso, non è stato approvato ma è stato approvato e viene attuato l’atto aziendale. Ci sarebbe da capire se è incompetenza o ci sono degli interessi sotto».
E continuano a fioccare adesioni alla manifestazione. La Cgil ci sarà perché ritiene «irrimandabile una discussione aperta che affronti il delicato tema dell’assistenza sanitaria rilanciando l’interesse comune per garantire una sanità pubblica e di qualità».
In piazza anche Sinistra italiana per cui «la sanità è diventata affare speculativo per i grandi gruppi assicurativi privati, per le multinazionali chimico-farmaceutiche, per i produttori di apparecchiature sofisticate e per gruppi imprenditoriali che controllano pezzi di mercato libero o di sanità privata convenzionata per oltre 60 miliardi di euro solo in Italia».
Pieno appoggio da Coscienza civica per difendere la sanità pubblica e di qualità. L’obiettivo è che il sistema sanitario regionale «possa tornare ad accogliere i malati molisani tra le mura dei propri ospedali evitando loro la triste e continua ricerca di cure adeguate fuori dai confini della loro terra».
Per il circolo culturale Berlinguer di Termoli e Unione democratici Molise il Molise è il momento di «far sentire forte la voce della protesta contro una classe politica che sta agendo contro gli interessi delle fasce sociali più deboli».
Infine, si augura che quella di domani sia una giornata di protesta il Comitato Impeachment Dimissioni per Frattura. Secondo Emilio Izzo si dovrà scendere in piazza «contro questo governo regionale e le sue personali politiche a sostegno del privato piuttosto che del pubblico».

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