Un servizio di elisoccorso in grado di intervenire in tempi brevi anche in ambienti di montagna ad alta vocazione turistica. La Regione Molise, chiede il movimento Coscienza civica, deve attrezzarsi per realizzarlo al più presto.
Il servizio di elisoccorso, dicono gli esponenti del movimento che fa capo a Massimo Romano, ha un triplice scopo: garantire un’assistenza sanitaria di alto livello con tempi di intervento molto rapidi, specie in località isolate, remote o con viabilità estremamente difficoltosa; permettere una veloce ospedalizzazione della vittima alla struttura ospedaliera idonea, anche se questa è distante dal luogo dell’evento (‘medicalizzazione e centralizzazione’ rapida del paziente critico); garantire un intervento immediato in tutte quelle situazioni in cui non si ha un’emergenza sanitaria al momento dell’attivazione, ma la cui evoluzione potrebbe determinarne l’esigenza (tutti gli interventi di protezione civile inquadrabili nella modalità Sar, per esempio, ricerca dispersi, alluvioni, valanghe).
Quali i vantaggi, è presto detto. Questi quelli che indica Coscienza civica: velocità dell’elicottero; possibilità di accesso a luoghi ostili; possibilità di accesso a luoghi distanti e non raggiungibili con ambulanza; possibilità di trasferire sul luogo dell’emergenza l’equipe sanitaria specializzata (anestesista, infermiere d’era critica, tecnico di elisoccorso); possibilità di centralizzare il paziente in strutture idonee (stroke, emodinamica); possibilità di centralizzare il paziente da un ospedale di rete ad uno centrale (Hub); possibilità di intervento in situazioni caratterizzate da evoluzioni rapide che potrebbero generare emergenze sanitarie (emergenze di protezione civile).
«Allo stato attuale, invece, la nostra Regione ha una convenzione con la Regione Abruzzo circa gli interventi in casi di emergenza, ma i tempi di intervento non risultano essere sempre celeri e adeguati alla normativa attuale come dimostrano anche alcuni casi di stretta attualità», per questo gli esponenti di Coscienza civica auspicano che la Regione Molise «possa offrire un livello di servizi di soccorso pari a quello delle altre Regioni italiane (con riferimento particolare alla Valle d’Aosta, equiparabile al Molise per dimensioni territoriali, demografiche e di gestione economica) con costi contenuti ed un risparmio notevole, nel lungo termine, per la collettività. Questo servizio è ancora più necessario considerati i tagli selvaggi di cui la sanità pubblica molisana è vittima».